STATO AGITAZIONE USB VV.F. PISA

Pisa -

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

Prefetto Francesco Antonio MUSOLINO


Tramite:

Al Capo del Corpo Nazionale VV.F.

Ing. Gioacchino Giomi



Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

Capo Ufficio di Staff

Viceprefetto Iolanda Rolli

 


                           All' Ufficio Garanzia Diritti Sindacali

Dott. Darko Pellos

 


Al Direttore Reg.le VV.F. Toscana

Ing. Agresta Gregorio

 

                                     Al Sig. Prefetto di Pisa

Dott. Attilio Visconti


e P.c.


Al Dirigente Provinciale VV.F PISA

Ing. Ugo DAnna



OGGETTO: dichiarazione dello stato d’agitazione di categoria-volontà di promuovere lo sciopero provinciale della categoria Vigili del Fuoco - richiesta del tavolo di conciliazione ai sensi della Legge 146/90 e/o legge 83/2000 e successive modifiche.


La scrivente Organizzazione Sindacale, con la proclamazione dell'immediato stato di agitazione del personale del Comando provinciale di Pisa, chiede l'attuazione della procedura di raffreddamento ai sensi della normativa in vigore. Il ricorso alla mobilitazione del personale Vigili del Fuoco, che si riserva di promuovere lo sciopero provinciale della categoria, è determinato dal mancato rispetto della normativa contrattuale vigente da parte del dirigente locale in merito ai servizi di Vigilanza Antincendio ci cui alla Circolare n.13 MI.SA. 1999, impiegando una squadra di 6 Vigili Volontari con 2 Aps all'interno dello stadio Mannucci di Pontedera in occasione dell'incontro calcio Lega Pro Tuttocuoio-Pontedera del 23/1/2015. L'impiego illegittimo di squadre volontarie era già stato oggetto di stato di agitazione di questa O.S. nello scorso Luglio 2015 quando fu impiegata in analogo servizio di vigilanza a Pisa in occasione della “Luminara” di San Ranieri.

Il dirigente provinciale veniva nei giorni scorsi diffidato a non porre in atto un servizio di Vigilanza antincendi / presidio di una squadra VF composta da volontari durante la partita di calcio Tuttocuoio-Pontedera. L’impiego di squadre VF volontarie in questo tipo di servizio è in violazione alle norme vigenti sull’impiego di personale VF volontario DPR 76/2004, oltre alla violazione delle norme sul servizio di Vigilanza Antincendio stesse.

Nei giorni immediatamente precedenti, dopo che erano state fatte circolare voci sul possibile impiego di una squadra di VF volontari di Pontedera, abbiamo contattato il dirigente nella mattina di Giovedì 21, lo stesso ci rassicurava che sarebbe stato impiegato il solo Aps in dotazione al distaccamento volontario di Pontedera con al limite il solo autista volontario e che in caso di problemi ulteriori ci avrebbe dato notizia. La necessità dell'impiego dell'automezzo era dettata da esigenza a causa della carenza di automezzi disponibili, ma la nostra obbiezione è che l'automezzo è VF, di proprietà del Corpo Nazionale e quindi usufruibile dal personale permanente da impiegare alla vigilanza, non è di proprietà e uso esclusivo di una sede volontaria del CNVVF. Abbiamo espresso la totale contrarietà al dirigente D'Anna sull'impiego di volontari in servizi di vigilanza non contemplati da normativa e su cui questa OS aveva già proclamato stato di agitazione in occasione del Giugno Pisano e la festività di San Ranieri e sul cui argomento non furono trovati elementi di conciliazione.

Da una verifica inoltre ci risulta che la squadra di volontari di Pontedera mentre è all'interno dello stadio con 2 automezzi, risulta anche in piena operatività con comunicazione alla SO di Pisa, ulteriore grave atto, un falso in atto pubblico.

In seguito a queste vicende abbiamo chiesto un incontro urgente per tentare di chiarire gli aspetti e le posizioni assunte. Questa OS ha scritto e diffuso un comunicato ai lavoratori dove si spiegavano i fatti e si poneva l'attenzione sui fatti accaduti. Questa OS, altresì, denuncia il comportamento antisindacale da parte di preposti del dirigente, tanto che durante l'incontro negoziale del 1 Febbraio abbiamo chiesto una presa di posizione al dirigente il quale non ha ritenuto di bloccare il tentativo di delegittimazione sindacale con divulgazione ad uso stampa. Questa mancata difesa dei valori dei diritti sindacali essenziali sanciti dall'art.39 della Costituzione italiana e dallo Statuto dei Lavoratori (legge 300/70) è motivo ulteriore di attacco ai diritti dei lavoratori e determina lo stato di agitazione in atto.

Nell’attesa di urgente riscontro alla presente si porgono Saluti di rito.