Specializzazioni: figli e figliastri

anche nei Vigili del fuoco esistono delle “caste” di intoccabili!

 

 

 

 

 

Roma -

Come da sempre è accaduto in quest’amministrazione, a prescindere dal cambiamento del rapporto contrattuale si procede come al solito: si vogliono rappresentare continuamente interessi di pochi, e personali, tali da creare le solite discriminazioni, tanto che si da continuità a favorire l’esistenza di “figli e figliastri”. C’è da dire che, ciò che sta accadendo in questo momento contingente, scaturisce dalla madre di tutti i problemi, ovvero la carenza di organico. A fronte della drammatica situazione in cui versano i VV.F. Italiani, situazione voluta dalla politica e da quest’amministrazione, i solerti Comandanti, senza per questo volerli giustificare, all’occorrenza estrapolano personale operativo da un settore specialistico, a dispetto dell’esistenza di leggi, decreti, circolari ministeriali che prevedono che venga garantito il servizio VV.F. nei porti e lo regolamentano. Tali leggi non regolamentano di certo il servizio allo stesso modo di come disposto dalle ultime circolari prodotte dal dipartimento; in effetti, come di solito accade, tali normative non vengono assolutamente rispettate o peggio interpretate a proprio comodo. Fa sorridere questa situazione, poiché in palese contraddizione con l’atteggiamento tenuto dalla nostra amministrazione, in un momento in cui eravamo chiamati a rivedere ed eventualmente modificare i regolamenti del d.lgs 217/05. Infatti ci dicevano: questa oramai é la legge e non possiamo fare altro che rispettarla! Pertanto facendosi scudo di una finta integrità etico morale rispetto alla legge, non ci hanno fatto modificare alcunché (e come regolamento hanno approvato solo quello della banda musicale e poco altro). Comunque in tutti i comandi con uno o più distaccamenti portuali, sta accadendo che gli specialisti vengono estrapolati dal servizio nautico per espletare il servizio terrestre sulle partenze, eludendo tutte le disposizioni che, eventualmente, vogliono espletati tali servizi solo nelle zone limitrofe portuali. Per fare ciò rispolverano addirittura un Regio decreto del ventennio. Inoltre i portuali sono considerati dal nostro Dipartimento lavoratori di serie B, poiché non percepiscono l’indennità di turno nel momento in cui sono chiamati ad espletare servizio a terra. Si rammenta inoltre che nei passaggi di qualifica gli specialisti sono obbligati a concorrere solo per le sedi in cui possono continuare ad esercitare la specializzazione, così come al momento di scegliere il comando per la mobilità. Allora, sono specialisti solo quando si parla di passaggi di qualifica o mobilità? Al di la di questo non interessa niente a nessuno! Con l’ultima circolare si perpetra la continuazione della discriminazione tra i vari settori, che sono tutti dipendenti dalle Direzioni provinciali, ma per quanto riguarda il settore nautico si dipende dagli umori dei dirigenti provinciali ed anche di qualche lavoratore, esaltato dai nuovi galloni disposti dal nuovo ordinamento. Crediamo che sia necessario rivedere a questo punto la funzione di tutti, se il settore nautico deve esistere, allora deve essere trattato come tutti gli altri, altrimenti si va tutti a fare le partenze!

 

Come RdB-CUB ci occuperemo di mettere in discussione tale circolare, in quanto si tratta di organizzazione del lavoro, e non è stata posta preventivamente al vaglio delle OO.SS.

 

La risposta a tutti i problemi può essere ottenuta solo attraverso la mobilitazione di tutta la categoria.

 

Tutti in piazza giovedì 25 ottobre a manifestare sotto la Funzione Pubblica!