SOMMOZZATORI…EPPUR FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE…

Nazionale -

Lavoratori,

Grazie all’insistenza dell’USB, che già da tanto tempo faceva richieste negli incontri formali di quando si sarebbe parlato dei nuclei specialistici, dopo aver più e più volte bussato agli uffici insistendo per inserire nei tavoli di concertazione argomenti inerenti i nuclei specialistici, dopo tanti sguardi che cercavano di evitarci in quanto non volevano parlare di queste realtà, qualcuno e qualcosa si è smosso. Un inaspettato plauso va a quella parte di amministrazione, che ha saputo cogliere immediatamente alcuni degli input da noi più volte suggeriti per iniziare a risolvere alcune delle molteplici carenze in carico a quella componente specialistica che sono i nuclei sommozzatori. L’avvio delle selezioni per il corso basico dei sommozzatori, e l’attivazione delle procedure per la qualificazione degli specialisti sommozzatori per operazioni speleo subacquee, sono comunque solo due delle molteplici problematiche che più volte abbiamo proposto di affrontare. Pertanto cogliamo l’occasione per ricordare che da tempo chiediamo con insistenza la possibilità di parlare delle varie specializzazioni a tavoli specifici, dove si possa affrontare senza divagazioni inutili di quegli argomenti che le caratterizzano, e continuiamo a non capire quanti si rifiutano di parlare di argomenti specifici “...perché ci sono cose più importanti da fare…”, negando, con questo atteggiamento, la possibilità al corpo nazionale dei vigili del fuoco di accrescere nella propria professionalità. A nostro avviso rimangono in sospese molte questioni lavorativa che sono prime e più urgenti da affrontare:

1.    Piante organiche: con conseguente implemento del personale nei Nuclei con grosse carenze, atto al mantenimento dell’attuale capillarizzazione sul territorio, caratteristica questa che ci distingue da qualunque altro organo di soccorso per risposta all’emergenza (che è immediata per il C.N.VV.F., ed a chiamata dei reperibili con tempi di attivazione che vanno dai 20\30 min. per i più veloci e arrivano a ore o addirittura a giorni per gli omologhi di altri enti);

2.       Formazione del personale: revisione dei limiti per l’accesso con conseguente innalzamento del limite massimo di età;

3.       Indennità di immersione/brevetto: conversione graduale da indennità di immersione a indennità di brevetto, con incremento annuo nel passaggio del 10% (1° anno 90% immersione, 10% brevetto - 2° anno 80%imm., 20% brev., e così via, alla fine, in modo che dopo 10 anni la conversione rimane definitiva in indennità di brevetto), condizione già in essere presso altre amministrazioni dello stato, ed atta a tutelare questi lavoratori che magari dopo vent’anni di lavoro, vengono esonerati dall’attività iperbarica, ma rimangono  preziosi riferimenti di esperienza e operatività presso i Nuclei; conseguente applicazione degli accordi che nel 2004 hanno portato l’indennità al 50% del dovuto, e che prevedono un’ultima fase per assegnare il restante 50%, ed ulteriore previsione di un adeguamento percentuale annuo, con assegnazione degli arretrati per questi anni (e gli interessi, vista la mancata applicazione di quanto previsto contrattualmente).

Un’aspra critica invece a coloro che si ostinano a rifiutare di portare a un tavolo le problematiche che affliggono questa e le altre specializzazioni, considerate appunto come appendici fastidiose.