Soccorsi i soccorritori

I vigili del fuoco colpiti da malori per non aver consumato un pasto idoneo

 

Roma -

I vigili del fuoco prestano servizio con turni di dodici ore di lavoro durante i quali, vista anche la particolare professione, devono consumare un pasto completo.

Da alcuni giorni inspiegabilmente l’amministrazione ha deciso che, in una parte delle sedi, gli operatori provvedano direttamente al confezionamento dei pasti usufruendo di un contributo di 3,06 € per l’acquisto delle derrate alimentari.

Tale disposizione oltre ad essere in totale contrasto con la normativa vigente sulla sicurezza alimentare, non tiene conto neanche della più elementare norma d’igiene nelle preparazione dei pasti. A tal proposito basti pensare che gli operatori intervengono negli scenari più vari, incidenti stradali, incendi, recuperi di persone decedute ecc…e secondo quanto disposto, al loro rientro nella sede di servizio, dovrebbero preparare da sé il pasto da consumare.

Tra l’altro ai fini di una corretta alimentazione, l’apporto calorico che ogni vigile del fuoco deve avere dal pasto è di 1500 Kcal circa e a questo si dovrebbe far fronte o con i tre euro, se ci si prepara in proprio il pasto, oppure con 4,65 € da spendere per un pasto completo già confezionato in un qualsiasi esercizio pubblico!?!?

La situazione nella giornata di ieri è precipitata al punto che nel tardo pomeriggio alcuni operatori, che non hanno potuto usufruire di un pasto, si sono rivolti alle strutture sanitarie per lo stato di malessere avvertito e in un caso è stato addirittura necessario il trasporto con un’ambulanza del 118 presso il più vicino pronto soccorso.

Tutto questo in una giornata con un numero d’interventi ordinario per i vigili del fuoco di Roma, ma cosa sarebbe accaduto se le richieste di soccorso fossero state molte?

Non vogliamo ipotizzare alcun scenario, ma vedere “affamati”i pompieri che in caso di emergenza devono poter dare il massimo delle loro prestazioni per portare aiuto a chi si trova in difficoltà, la dice lunga su come viene realmente gestito il soccorso in una città come Roma.

La RdB-Cub denuncia il riprovevole comportamento dell’amministrazione dei VV.F. di Roma, preoccupata più di far quadrare qualche bilancio anziché di assicurare un servizio di soccorso efficiente. Condizioni inaccettabili per i lavoratori vigili del fuoco e per i cittadini che credono di avere un servizio di soccorso moderno mentre in realtà ad essere soccorsi sono gli stessi pompieri.