SICUREZZA SUL LAVORO: GRAVE INCIDENTE A FIRENZE

Un collega in coma

 

Firenze -

Chi aiuta coloro che soccorrono i cittadini ?? Non certo l’ amministrazione.

In un tempo insolitamente breve due eventi luttuosi si sono verificati a causa di incidenti stradali nella città di Firenze con protagonisti i Vigili del Fuoco.

Pochi mesi fa un collega aveva avuto la disgrazia di incorrere in un incidente nel quale aveva perso la vita un cittadino alla guida di una vettura.

L’incidente era avvenuto in corrispondenza di un semaforo comandato dal “piantone” della sede centrale, semaforo che qualche testa di legno aveva modificato in modo che desse il rosso su tutte le direzioni di marcia, questo ha determinato l’ accusa per l’ autista VVF di essere passato anch’ egli col rosso e quindi omissione di cautele ed imputazione per omicidio colposo.

Il semaforo a distanza di mesi ancora funziona allo stesso modo.

Nell’occasione l’ amministrazione all’autista VF seppe dire solo “siamo solidali con Lei, ma si prenda un avvocato, meglio due (sottointeso se li paghi), sa la sua situazione è grave….” .

Adesso ci risiamo, altro incidente: la squadra stava recandosi su un incidente stradale dove da notizie sommarie sappiamo esserci stati tre morti e più feriti, i motivi per fare presto c’erano tutti ma il diavolo ci ha messo ancora lo zampino, ennesimo semaforo altra disgrazia.

L’urto con una macchina, il conducente muore sul colpo, due colleghi vengono sbalzati fuori, uno se la cava con poco, l’altro ha fratture multiple esposte, frantumazione del femore e del bacino, un polmone perforato da una costola.

Chi scrive è stato là quella notte e ha ancora la scena negli occhi, l’auto disfatta, l’Eurocity adagiato di fianco su un’altra, il bilancio avrebbe potuto essere anche peggiore.

Sul camion, lo sappiamo bene, non si mettono cinture: occorre indossare i presidi antinfortunistici specifici per l’intervento in essere e questo impedisce l’adozione di cautele contro gli incidenti stradali.

Adesso un collega lotta tra la vita e la morte, un autista vedrà piovere sulla propria testa un macigno che lo segnerà per il resto della propria vita, oltre al rimorso per una vita spezzata, cosa pesantissima per chiunque, oltre al dolore per l’ amico ferito gravemente ci sarà una giustizia fredda a chiedere il conto ed in tutto questo l’ amministrazione si laverà pilatescamente le mani.

Non esiste una assicurazione specifica per i rischi dell’autista che lo tuteli, nel contratto del 98 se ne parla ma è stata fatta solo la polizza burla contro gli infortuni con la Unipol usando i soldi dell’opera nazionale (che escono dai nostri stipendi): anche li l’amministrazione se ne è lavata le mani.

Da noi si dice “icchè ci và ci vole, basta unne spende” (siamo disponibili a qualunque tipo di aiuto, basta non lo paghiamo noi).

Bilancio dell’ incidente: un cittadino morto, un pompiere in prognosi riservata altri quattro feriti, un autista in grossi guai, l’ Amministrazione ?? Indenne ovviamente.

Lottiamo insieme per fare cambiare le cose.