Si salvi chi può!
Al Dirigente Provinciale Vigili del Fuoco – PISA
Ing. Marco Frezza
Oggetto: associazioni volontari
Suscita stupore e perplessità tra il personale il proliferare di associazioni che nei loro intendimenti hanno la salvaguardia della vita umana e il soccorso tecnico specifico su alcune tematiche.
In particolare la portiamo a conoscenza, qualora non lo fosse, della SWRTT di Ospedaletto www.swrttoscana.it che si rappresenta come personale formato con tecniche uguali se non superiori a chi istituzionalmente il soccorso tecnico lo pratica dal 1941, il CNVVF.
Questa OS non ha nulla da contestare a chi coadiuva, specie in occasione di calamità, con gli organi istituzionalmente preposti come il corpo nazionale, ma ci sembra paradossale che si possa mettere in campo così semplicemente associazioni che non fanno altro che distorcere la catena di soccorsi quando essi siano necessari. Ancora più paradossale se si considera che il personale che forma questa associazione ci sembra personale Volontario VF in questo comando. Non possiamo in sede locale risolvere le storture che la legge italiana genera non essendo chiara e anzi spesso confusione normativa creata ad arte, si veda il Soccorso alpino, la competenza su incendi boschivi, la ricerca di persone scomparse, il soccorso sanitario, il soccorso in mare ecc. che questa organizzazione sindacale da sempre denuncia e combatte spesso in piena solitudine, la precarizzazione del CNVVF composto oramai da un numero di volontari superiore al personale permanente (57.000), volontari sempre ricattati e sfruttati dalla nostra amministrazione con la collusione del sindacalismo complice che oramai ha ammainato la bandiera, Il Re ha bisogno di nuovi sudditi a corte, più volitivi, più flessibili, più addomesticati, meno pensanti e più schiavi, notoriamente meno avvezzi al conflitto e più facilmente controllabili. A nessuno importa la qualità del servizio reso ai cittadini, il Corpo Nazionale dei precari, sottopagati senza tutele formati con 120 ore di corso.
Le chiediamo di prendere ufficialmente posizione verso queste associazioni, di portare la dignità e la professionalità del Corpo Nazionale in tutte le sedi, Prefettura, Regione, Provincia e Comuni chiarendo nei loro confronti chi è l’organo istituzionale professionale.
Le chiediamo inoltre un incontro negoziale per definire l’ambito e le competenze dei distaccamenti volontari nel comando.