Si parte con il nuovo contratto!
Rinnovo contrattuale all’insegna delle ristrettezze.
Lavoratori, dopo 19 mesi d’iniziative sindacali portate avanti dalla RdB, si è aperto ieri all’ARAN il tavolo per il rinnovo del contratto di lavoro per il personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.
Il presidente dell’ARAN ha esordito affermando che questa tornata contrattuale sarà più complicata del previsto, poiché il contratto che si dovrà discutere sarà “ fittizio” in considerazione delle direttive del Governo e dell’impossibilità di garantire un contratto dignitoso in ugual modo sia per il personale del Corpo nazionale sia per quello dei Monopoli. Sarà pertanto necessario predisporre- dice l’ARAN- una parte generale e una di settore.
Gli aumenti economici dovranno rientrare nelle compatibilità stabilite dagli accordi di luglio ‘93 con Cgil, Cisl e Uil pari all’inflazione programmata.
In merito alla parte normativa l’ARAN conferma lo stesso impianto dei precedenti contratti introducendo qualche nuova norma in merito al mobbing, alle molestie sessuali e ad una rivisitata “modulazione” del sistema disciplinare.
La RdB, ha posto l’accento su alcuni principi generali di carattere politico ed in particolare sulla necessità di voler continuare la discussione dei contratti presso l’ARAN, rigettando l’idea di un tanto ipotetico quanto impossibile contratto pubblicistico, rilanciando tutte le rivendicazioni che in questi mesi hanno portato i lavoratori ad azioni di lotta, non solo per un adeguamento all’inflazione reale ma soprattutto per veri aumenti stipendiali.
Si è evidenziato, come le risorse precedentemente stabilite abbiano perso oggi ogni valore, alla luce degli aumenti dei prezzi, delle tariffe e di un’inflazione fuori controllo. E’ necessario pertanto richiedere maggiori risorse al governo che, nei riguardi del Corpo nazionale ha espresso nelle occasioni di propaganda elogi privi di contenuto non sostanziati da riconoscimenti economici. RdB ha inoltre sottolineato che le risorse devono essere inserite nel tabellare e non demandate a successive contrattazioni integrative, visto il poco trasparente utilizzo di questi fondi.
In questa fase, è sempre più necessaria l’istituzione di un’indennità di specializzazione per tutto il personale operativo rimasto fuori dalle risorse stanziate dal governo e, di far confluire le risorse del F.U.A. nell’istituzione della 14° mensilità.
Sull’ordinamento professionale abbiamo chiesto maggiore chiarezza in merito alle dinamiche attualmente messe in campo dall’amministrazione, evidenziando inoltre che il titolo di studio non possa essere strumento di progressione economica nel Corpo nazionale, il quale, garantisce la propria professionalità con l’esperienza acquisita negli anni nell’attività di soccorso.
Infine RdB ha manifestato all’ARAN, la completa contrarietà sul ruolo del sindacato implicitamente relegato ad organo di mera ratifica di atti già predisposti, rivendicando il mandato dei lavoratori a difesa dei diritti.
Ribadendo con forza la totale contrarietà a quella che dovrebbe essere - a nostro parere- un’impossibile militarizzazione del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, abbiamo richiesto di inserire all’interno del contratto una norma che preveda la possibilità di transito ad altro comparto per coloro che non vorranno asservirsi al "futurissimo" ordinamento giuridico qualora ciò avvenga.
La data del 16 settembre riaprirà la trattativa.
Lavoratori, dopo la pausa estiva ci si dovrà trovare pronti a sostenere quanto richiesto nella nostra piattaforma contrattuale altrimenti, come spesso accade, continueremo a subire le decisioni di chi non conosce la complessità del nostro lavoro.