Lavoratori,

Ebbene si, dopo un'ardua lotta, durata quasi un anno, tra incontri locali, stato agitazione e procedura conciliazione… nonostante tutti i comizi taglia colletti tenuti nei meandri delle sedi, che si sono protratti dallo scorso maggio, logicamente in assenza degli interessati, possiamo affermare che USB HA SEMPRE AVUTO RAGIONE,  anche mister delirio, sua onnipotenza il torinese, lo aveva riconosciuto ed utilizzato in maniera ricattatoria e l'ultima nota a precisazione emanata dalla direzione centrale ha confermato CHE LE SEDI NON ERANO IDONEE ED AD OGGI ANCORA NON LO SONO.

Infatti, dalla precisazione in nostro possesso e del dirigente, si evince chiaramente che deve esserci una netta separazione tra camere e servizi predisposti per il personale e non prevede la presenza di alcuna promiscuità. Per noi non c'era alcun bisogno di questa precisazione, il DPR 81/08 ci pareva molto chiaro, a prova di pompiere.

Evidentemente o ci sbagliavamo o un'amministrazione sorda ai problemi faceva finta di non capire ed interpretava con le solite geometrie variabili. Invece, QUELLO CHE DOVREBBE FAR RIFLETTERE, è il fatto che queste geometrie variabili erano auspicate in maniera quasi maniacale, mettendo in risalto una cultura di maschilismo d’osteria, da coloro che dovrebbero tutelare i lavoratori… ci chiediamo se l'attacco alla persona sia dovuto ad un'antipatia personale (molto probabile) o molto più subdolamente sia un utilizzo dell'anello debole della catena, per distogliere l'attenzione dalle evidenti politiche fallimentari e contraddittorie attuate a livello nazionale (252, 217, riordino, regolamento di servizio, aumenti di personale inesistenti, aumenti di stipendio burleschi, età pensionistica da paura, apertura allo smantellamento del corpo nazionale con ingresso di volontari a gogo ecc ecc).

USB è  orgogliosa di avere ottenuto una camera presso tutte le sedi (siamo in attesa del progetto per Acqui, ma pare si attui entro fine 2015) adibita al personale femminile/foresteria, in modo che sia utilizzabile dai colleghi e colleghe di passaggio e nel contempo riteniamo civile permettere al personale femminile (pulizia e mensa) di cambiarsi in uno spogliatoio e non in uno sgabuzzino o in un cesso.

Siamo certi anche di aver lottato per il personale maschile, costretto a sobbarcarsi assegnazioni e sostituzioni in quanto le sedi non erano idonee, o dovere spostarsi di camera quando fosse arrivato il personale femminile con il rischio di dover rimanere chiuso fuori dalla propria camerata per un turno intero (queste erano le direttive di sua “onnipotenza ridicola”) ci rammarichiamo solo che alcuni di questi colleghi si siano fatti prendere per il c... per molti mesi dai soliti noti specializzati nel taglia e cuci in mezzo al piazzale.

Ora colleghi andate da questi “quaquaraquà”, e chiedete loro lumi in merito, chiedete delucidazioni su mesi di prese per i fondelli, poi andate a vedere sul vocabolario il significato di Bullismo... di Mobbing… quindi fatevi un esame di coscienza e chiedetevi se siete stati partecipi a questi vezzi, anche solo con risolini e battutine (e ciò non fa onore alla divisa che indossiamo o alla soldarietà femminile) o invece avete cercato di dare appoggio a chi onestamente e legalmente difendeva un proprio diritto,… poi decidete cosa volete fare da grandi …se non volete andare dietro alla massa e volete lottare per difendere i nostri diritti ed anche i nostri doveri… schieratevi insieme a noi, siate certi, non siamo avvezzi a scendere a patti…anche perché la lotta su molteplici altri fronti non è ancora finita e purtroppo i sindacati firmaioli vi stanno fregando.