SAF2B e non solo
Tavolo tecnico a 360 gradi sulle specializzazioni (nautici- elicotteristi - sommozzatori) e non solo sui SAF e poi sugli SA e poi NR NBRC TLC ecc ecc
L’RdB\CUB ha partecipato alla riunione sulle specializzazioni, riunione condotta con spirito collaborativo, tipico del tavolo tecnico, e non in puro stile concertativo dettato dalla riforma e passaggio al pubblicistico. Questa riunione era stata sollecitata dalla stessa RdB, attraverso diverse richieste di incontro relativamente al settore nautico, al settore elicotteristi e nello specifico sui SAF proprio in una nota a fine estate. La riunione sui SAF si pone come giusta conclusione, ricondotta al confronto sindacale, di un percorso iniziato con l’incontro di luglio tra il “capo” dell’emergenza e i rappresentati dei SAF2B di tutti i nuclei d’Italia, i quali avevano avviato una sorta di protesta per il mancato riconoscimento della loro professionalità. Va precisato che, come in ogni settore specifico del Corpo, anche all’interno dei SAF c’è sempre qualcuno, che ha, come si dice, la volpe sotto l’ascella. Riferita a quei sindacalisti rampanti che fingono di non sapere mai nulla e che invece sono i burattinai di certe situazioni o riforme di settore. Oppure come altri sedicenti sindacalisti, per fare un esempio quelli presenti all’incontro con i lavoratori del nucleo di Torino, che proprio in quella sede non hanno prospettato valide soluzioni se non paventare azioni rivoluzionarie. Uscendo poi dall’incontro affidandosi ai loro bei proclami quali:” Siamo tutti pedine in mano a questi populisti”. Come RdB/CUB lo abbiamo sempre detto che non è fattibile rincorrere le specializzazioni di questa o quella specifica componente, ribadiamo che tutto il Corpo nazionale è fatto di specialisti ed anche il collega definito prima o seconda lancia. Non crediamo né ai tuttologi né ai rambo del momento. La nostra sincerità fa sicuramente male, ma crediamo sia più vincente essere sinceri che promettere l’impossibile. Tornando ai SAF2B, come RdB, ci siamo seduti a quel tavolo con l’idea di chiedere e rivendicare il riconoscimento della professionalità, l’alta professionalità acquisita da questa componente del Corpo, e rivendicare inoltre l’indennità di volo, il riconoscimento delle malattie derivanti da quel tipo di attività e il rispetto delle circolari (mantenimenti, numeri ecc) esistenti, e le particolari visite mediche. In merito a quest’ultimo punto, le visite mediche, tutte le OO.SS. sedute al tavolo hanno unitariamente toccato l’argomento ed evidenziato la necessità di rivedere tale situazione. E’ impensabile tuttavia rivendicare la professionalità di una componente del Corpo quando poi sul territorio, in alcune realtà si opera in straordinario ed in altre in servizio ordinario. E’ impensabile che in alcune realtà si faccia il 12cista e non ci sia il ricambio fisiologico degli operatori, e in altre il turnista e chi più ne ha ne metta! Alla faccia del Corpo nazionale! Come è impensabile che a Varallo centro di formazione Fluviale, tanto decantato, si possa ricevere l’abilitazione fluviale indispensabile per proseguire il percorso SAF di livello superiore all’1B con solo 3 gg. di corso, e poter diventare cosi SAF2B e salire sull’elicottero. Risultava alla scrivente concluso da tempo il periodo delle standardizzazioni! Ebbene sì! Abbiamo posto sul tavolo del Dipartimento anche questo. Diventa difficile battere i pugni sul tavolo e parlare di specialisti o di specializzazioni quando c’è chi avvalla queste scorciatoie! L’amministrazione oggi, dopo aver recepito gli indirizzi politici delle OO.SS., ha rappresentato che a breve formulerà la sua proposta e presumibilmente entro il 23 c.m., poiché il tavolo si aggiornerà al 24 di ottobre giorno in cui recepirà prima tutte le circolari del settore SAF e poi la proposta di riorganizzazione del Dipartimento. Oggi abbiamo solo compreso la volontà del Dipartimento di attuare dei TAGLI, anche sui SAF, e mai alla poltrona di qualche prefetto. I prefetti sono come i funghi spuntano sotto ogni pianta, purtroppo il personale operativo non è come i tartufi! Tali circolari dovrebbero essere fornite anche per gli altri settori.
Diventa difficile pensare realizzabile il sedersi ad un tavolo di discussione per valorizzare e riqualificare un settore senza conoscere l’entità del finanziamento stanziato per il riconoscimento di questa o quella rivendicazione.