ROVIGO ADOTTA IL "CONTRATTO OGM"

Ovvero: quando dirigenti e oo.ss. mettono il camice e fanno esperimenti genetici

Rovigo -

Lavoratori,

che i dirigenti facessero di tutto per aggirare il contratto nazionale è un dato di fatto, ma che siano spalleggiati dalle altre Organizzazioni Sindacali, no, questo ci sembra troppo.

Negli ultimi due mesi abbiamo avuto tre incontri al Comando di Rovigo inerenti i criteri di mobilità interna, la riorganizzazione dei settori operativi, la figura del capo turno provinciale e sostituzioni di personale nelle sedi distaccate.

Come abbiamo illustrato nel precedente comunicato “ L’ anzianità di servizio che va a farsi benedire…” è intenzione del comando e di tutte le OO.SS. (tranne USB) di procedere con mobilità per “qualificazioni operative” o più semplicemente in base ai corsi svolti.

Se un turno di una sede è carente di un generico non si procederà per anzianità ma specificando se serve un saf1b oppure un SA ecc.

Per la riorganizzazione dei settori operativi e più precisamente l’ organigramma dei servizi correlati al soccorso, si sono individuati 6 settori (elevabili a 7 secondo alcuni). Noi semplicemente abbiamo fatto notare come con le carenze attuali e il continuo distogliere personale operativo dal soccorso si continui a penalizzare la risposta alle chiamate di soccorso oltre a non garantire le ferie al personale.

Per quanto riguarda l’ individuazione del Capo Turno provinciale, il dirigente intende potersi riservare la nomina. Anche in questo caso USB (e UIL) ha chiesto il rispetto dell’ anzianità di servizio.

Assegnazioni temporanee: abbiamo sollevato parecchi dubbi sul motivo per cui il dirigente voglia applicare questa forma di trasferimento temporaneo, uno dei quali è la negazione dell’ auto di servizio. Per questo motivo abbiamo chiesto di continuare con le sostituzioni programmate e la rotazione dei rimpiazzi.

Abbiamo ritenuto di non firmare tale accordo in quanto lesivo della dignità del personale.

Restiamo sempre più stupiti come si voglia in sede locale stravolgere le regole nazionali, penalizzare ulteriormente il personale operativo.

E’ ora di reagire e rispedire al mittente la delega di certi pseudo sindacati che giustificano sempre le scelte di un' amministrazione che sta raschiando il fondo del barile.