RIFLESSIONI ...
Con il presente comunicato questa Organizzazione Sindacale vuole esprimere qualche considerazione in merito all’intervento per ricerca persona scomparsa effettuato la scorsa settimana a Montegrotto Terme e conclusosi positivamente con il ritrovamento.
Innanzitutto volevamo focalizzare l’attenzione sul termine dell’intervento avvenuto con una semplice manovra di recupero della persona da parte di personale del CNSAS che ha prodotto molte polemiche e proteste, quasi tutte interne ai VVF, perché non effettuato da personale VF in quanto zona urbana.
Altro motivo di dissapore è la corsa all’immagine anche da parte della nostra amministrazione che, coinvolta nel turbinio dei social media e dell’apparire, continua a richiedere documentazione riguardo gli interventi sapendo bene che, oltre non essere tenuti a farlo, gli operatori del soccorso hanno l’intervento da espletare e con numeri sempre minimi.
Seppur vero che il coordinamento dei soccorsi spetta al CNVVF , come da piano provinciale di ricerca persona scomparsa redatto in prefettura, è anche vero che la macchina dei soccorsi è composta da enti di Protezione civile che collaborando insieme si prefiggono il bene comune: il ritrovamento della persona scomparsa.
Nel fatto specifico si contesta il mancato recupero della persona da parte dei Vigili del Fuoco del locale distaccamento, impegnati h24 nella ricerca, che però stavano operando alquanto lontani dal luogo del ritrovamento e quindi si sarebbe dovuto aspettare il loro arrivo per procedere al recupero. Di contro personale del soccorso alpino era di rientro dalla ricerca in zona impervia, come da loro competenza e si trovavano nei pressi dell’ UCL dei VV.F. ovvero nel posto di coordinamento dei soccorsi. Per velocizzare il recupero, che consideriamo alquanto semplice, si è deciso di inviare il tutte le forze impegnate nella ricerca. Vicinanza vuole che i primi ad arrivare sul posto siano stati gli operatori del soccorso alpino che hanno iniziato a pianificare e mettere in atto il recupero, supportati, in seguito, da personale VF sopraggiunto.
Crediamo che, piuttosto che scagliarci contro chi collabora per la ricerca di una persona scomparsa, dobbiamo invece considerare che con l’organico del comando di Padova sia molto improbabile gestire una ricerca persona scomparsa in totale autonomia. Se pensiamo che per inviare 2 sole unità dalla sede centrale si è ridotta ulteriormente la forza in comando garantendo una sola squadra completa a gestire il soccorso ordinario in città e comuni limitrofi e che il distaccamento di Abano Terme è stato sempre impegnato solo nella ricerca.
Purtroppo in questi casi di ricerca persona, che sono molto frequenti, è questo quello che può dare il Corpo Nazionale. Sarebbe importante avere una squadra SAF provinciale ad esempio, come in altri casi una squadra NBCR oppure dei soccorritori acquatici solo per fare degli esempi. Ci dispiace rilevare che è solo un discorso di numeri e di tagli al soccorso.
L’esempio lampante dell’ultima emergenza maltempo ne è la riprova. Gestire il soccorso con la minor spesa possibile, arrangiandoci senza spendere.
Lamentiamoci invece con chi ci amministra e con chi avalla scelte come il riordino delle piante organiche del 2014.
Con questa esiguità di personale, ripetiamo, è questa la risposta alla popolazione.
Per questo motivo USB rilancia il progetto di riforma di Protezione Civile e l’uscita del dipartimento dei Vigili del Fuoco dal Ministero dell’Interno, giusto per un’unica macchina dei soccorsi composta da professionisti e da volontari che collaborino quotidianamente, anche dal punto di vista della formazione.
Finché ci sarà questa anomala divisione il soccorso sarà sempre un conflitto tra enti, organizzazioni e associazioni per rivendicare la paternità dell’intervento.