RIDUZIONE UNITA' CINOFILE

Nazionale -

Cari Colleghi,

il giorno 14 c.m. abbiamo partecipato alla riunione presso il Dipartimento avente per oggetto la compagine cinofila del Corpo Nazionale VV.F.

Dopo aver espresso, per l’ennesima volta, il nostro dissenso rispetto alla “Riforma per l’emergenza” che prevede la diminuzione delle unità e gli accorpamenti regionali, abbiamo cercato di far capire all’Amministrazione che tutto ciò comporterà un disservizio ed uno spreco di risorse economiche.

L’unità cinofila è composta dal binomio umano e animale, entrambi influenzabili da vari fattori quali carico di lavoro, tempi di recupero, spostamenti sul territorio. L’interregionalità è fallimentare sotto tutti i punti di vista: in primis per il soccorso, l’auspicio di velocizzare le tempistiche d’intervento viene meno quando, tenuto conto della conformazione del territorio, potremmo trovarci a dover effettuare spostamenti da una regione ad un'altra con ore e ore di viaggio, comportando un’ inutile perdita di tempo e un accumulo di stress, sia per i cani che per le persone.

Riduzione delle uu.cc

Alla riduzione delle unità cinofile, peraltro già esigue, assisteremo ancora ad un ulteriore taglio che verrà dal benservito che l’amministrazione ha dato alla compagine discontinua oggi volontari puri; è impensabile che le unità presenti non coprano neppure i normali turni di servizio!


Entrando nel vivo della discussione abbiamo potuto evidenziare che, a causa dei vari blocchi della formazione precedenti il 2013, alcun colleghi motivati in primis dalla passione, ma anche dall’ emanazione di ricognizioni delle varie Direzioni Regionali, hanno acquistato e formato i loro beniamini in attesa dell’avvio a formazione ed oggi si vedono negare l’accesso causa la riduzione di organico. Un’ amministrazione attenta avrebbe dovuto premiare la buona volontà dei colleghi e, al riavvio della formazione, avrebbe dovuto convocare tutti coloro che avevano regolarmente fatto istanza prima del 2013, ma a causa di una riforma tendente al ribasso, tutto ciò ci viene negato.

Ed invece UDITE, UDITE da un lato la Direzione della Formazione avalla il nostro ragionamento assicurandoci in qualche modo la propria volontà di risolvere questo impasse, mentre dall’altro la Direzione dell’Emergenza nega tutto perché in base alla riforma le unità sono al completo.

Stupiti da questa scelta facciamo notare che, in base alla documentazione prodotta dall’amministrazione stessa, ci sono delle discrepanze se non delle vere e proprie anomalie sugli accessi alla formazione; esami di certificazione svolti da cani che, in base alla loro età, non avrebbero potuto esserci; oppure cani che, a parità di età con altri che hanno ottenuto l’accesso alla formazione, restano ancora in attesa.

Nel prosieguo della discussione abbiamo espresso le nostre perplessità su un altro punto: i Nuovi Istruttori Cinofili.

Fino ad oggi abbiamo conosciuto nelle varie regioni italiane colleghi che alla luce delle loro esperienze, della formazione e delle certificazioni che hanno acquisito nel mondo cinofilo, hanno svolto la funzione di formatori dei colleghi neofiti che si avvicinavano a questa nuova esperienza. Abbiamo scoperto che dopo anni di onorato lavoro e ottimi risultati, a loro è stato dato il ben servito a vantaggio di coloro che hanno meno esperienza e meno titoli.

Quando si dice che l’allievo supera il maestro!

Ma la domanda allora nasce spontanea: gli esaminatori avranno avuto almeno gli stessi titoli degli esaminandi? Qualche dubbio ci rimane e certamente ci accingeremo a chiedere più dettagliate spiegazioni e documentazioni.

La cosa che abbiamo ben chiara è che questa amministrazione ha tracciato una rotta che ci sta portando al baratro più totale.

Ormai esausti di questo sistema nepotista, se la rotta non verrà corretta siamo pronti alla richiesta d’accesso agli atti e non nascondiamo la volontà di portare le nostre denunce in altre sedi.

A PRESTO RICEVERETE NOSTRE NOTIZIE .