REVISIONE PERIODICA AUTOMEZZI VF

Firenze -

 

Al Direttore Reg.le VV.F. Toscana

Ing. Roberto LUPICA

dir.toscana@cert.vigilfuoco.it

 

E P.C. Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali

Ing. Guido PARISI

dc.risorselogistichestrumentali@cert.vigilfuoco.it

 

 

 

Oggetto: revisione periodica automezzi VF

 

 

Gentile Direttore, Egregi,

si è svolto di recente in regione il processo di revisione degli automezzi VF che ha visto impegnata la Direzione Toscana con i Funzionari ed il personale operativo formato allo scopo e con le attrezzature, il carro revisioni, preso da altre regioni.

Durante il processo di revisione alcuni automezzi con oltre 30 anni di età, a causa di problematiche relative alla sicurezza, sono stati giudicati non conformi.

Le stesse indicazioni della Direzione Centrale Risorse Logistiche Strumentali prevedevano una percentuale del 6% di vetustà e conseguente ricambio del parco automezzi, misura che determina l’accesso a fondi stanziati dal Governo per l’ammodernamento di attrezzature e automezzi.

 

La Direzione Toscana ha 5 Funzionari formati e responsabili del procedimento, oltre al personale operativo composto da 23 addetti che hanno effettuato il processo di revisioni.

 

Alcuni comandi della regione, concluso il processo di revisioni interno che ha visto mezzi con età di più di 25 anni non superare la revisione, hanno disposto una successiva revisione presso officine private con preventiva riparazione e messa in conformità di questi automezzi, si presume su disposizione della Direzione Toscana, con impiego di risorse destinate alla manutenzione ordinaria dei mezzi, quelli che impieghiamo tutti i giorni, le APS, Autoscale, fuoristrada ecc.

Non riusciamo quindi a capire quale sia la ragione e quale la strategia usata da codesta Direzione Toscana, a chi giova il mantenimento di queste condizioni.

Vogliamo quindi contestare sia il metodo sia il merito di tali scelte.

 

Sul metodo non è accettabile impiegare i 5 Funzionari formati e preposti insieme al personale operativo addetto, per un processo di revisione di automezzi che poi viene sistematicamente vanificato e contraddetto dalle scelte dei singoli Dirigenti Provinciali che, con l’avallo della Direzione, spendono le già esigue risorse dei capitoli di spesa per la manutenzione dei mezzi in opere costose su automezzi di scarso impiego e con oltre 30 anni di età, che alla prossima revisione annuale ripresenteranno gli stessi problemi.

I Funzionari ed il personale, che agiscono in funzione della propria formazione nel processo al fine di rendere sicuri gli automezzi in funzione della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, se vengono estromessi e non coinvolti in questi processi, perderanno la loro capacità e professionalità, oltre all’entusiasmo dell’importante lavoro che svolgono. Altre regioni, Lombardia e Veneto per esempio, coinvolgono i Funzionari in queste scelte e la loro opinione viene tenuta in considerazione nelle scelte del parco mezzi regionale, in particolare nella organizzazione e gestione dei mezzi di Colonna Mobile.

Nel merito non è comprensibile la scelta di mantenere alcuni di questi automezzi con costi alti come per esempio i Polilogistici ( 30 anni), gli anfibi (30 anni), i carri ristoro (28 anni) ed altri mezzi con uso sporadico ed eccezionale, con scarsa attitudine al soccorso ed all’uso in Colonna Mobile, automezzi che resteranno fermi per strada alla prossima calamità e che soprattutto non hanno caratteristiche costruttive che li rendono fruibili e funzionali alle attuali condizioni delle operazioni di soccorso.

 

Molti di questi automezzi, se ritenuti indispensabili attraverso un processo di condivisione con i Funzionari preposti, sentiti i lavoratori che poi andranno ad utilizzare quegli automezzi in condizioni di emergenza e calamità, delineata una strategia di composizione e applicazione di Colonna Mobile, stabilito il principio prioritario di impiego delle risorse economiche destinandole al soccorso e non ad altri interessi, potrebbero essere trasformati in mezzi d’opera, così come previsto da art.54 comma 1 lettera n del Codice della Strada. In questo modo non sarebbero soggetti a revisione ed il loro utilizzo sarebbe prevalente nelle zone “rosse” degli eventi di Colonna Mobile, dovrebbero essere trasportati su rimorchi, in questo modo avremmo efficienza e modularità della composizione della Colonna Mobile. Molti servizi logistici ed accessori, come il carro ristoro, servizi igenici e docce, PCA, UCL, ecc, potrebbero essere costruiti ed allestiti su container e/o moduli “scarrabili”, in modo da essere trasportati su rimorchi da autoarticolati in maniera rapida, ricorrendo magari ai numerosi veicoli confiscati presenti sul mercato.

Questo eviterebbe numerose, costose ed economicamente non sostenibili spese su autoveicoli obsoleti che la stessa DCRLS indica come necessari per un ricambio del parco automezzi nazionale.

 

Riteniamo pertanto le scelte della Direzione Toscana, applicate successivamente al processo di revisioni 2018, che hanno determinato la scelta di vanificare le direttive della DCRLS con conseguente immaginabile impiego consistente di risorse economiche impiegate su automezzi non conformi, del tutto sbagliate.

 

Chiediamo al Direttore Regionale Toscana di essere messi a conoscenza, come accesso agli atti ed in funzione della trasparenza amministrativa, delle risorse economiche impiegate per la revisione di questi automezzi, di relazionare attraverso un incontro specifico della strategia di utilizzo di tali mezzi in un piano di Colonna Mobile che è oggetto di vertenze di questa OS, su cui da alcuni anni si promettono revisioni e coinvolgimento di tavoli tecnici che non sono mai partiti, alla luce delle numerose inefficienze e goffaggini avvenute nella gestione CMR “Sisma centro Italia” dal 2016.

 

Chiediamo al Direttore Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali Ing. Parisi di verificare quanto esposto in questa nota, se la Direzione Toscana ha seguito le indicazioni del Dipartimento o se abbia impiegato risorse in maniera impropria.

 

I lavoratori sono stanchi di dover sopperire alle carenze organizzative della CMR in particolare sull’impiego degli automezzi, pertanto riteniamo urgente un riscontro alla presente attraverso incontro dedicato previa fornitura di documentazione e relazioni, altrimenti saremmo costretti ad azioni sindacali necessarie a rendere trasparenti scelte ritenute da tutti i lavoratori sbagliate e non rispondenti agli interessi della funzionalità del soccorso e della CMR.

 

Certi di un immediato riscontro alla presente si porgono Cordiali Saluti.