REPLICA DI USB ALLE DICHIARAZIONI PRIVE DI FONDAMENTO E SENZA COGNIZIONE DEL COMANDANTE DEI VIGILI DEL FUOCO DI PADOVA
COMUNICATO STAMPA
Apprendiamo tramite la stampa locale la replica del dirigente del comando dei Vigili del Fuoco di Padova alla nostra denuncia sulle criticità e sulla leggerezza con la quale si è affrontata una emergenza dovuta ai violenti temporali abbattutisi venerdì, sabato e domenica scorsi.
Inizialmente ci preme evidenziare come i primi rinforzi di personale da altri comandi siano arrivati solo nella mattinata di domenica con alcune unità provenienti da altri comandi del Veneto. Numeri inconsistenti data la portata degli eventi e le numerose richieste di intervento.
In occasione di tali emergenze è prassi consolidata potenziare anche la sala operativa per soddisfare le richieste che non erano solo di supporto alla popolazione, come ha dichiarato il dirigente, ma anche per soccorsi ordinari. Attualmente la sala operativa provinciale ha molteplici problematiche dovute al malfunzionamento dei sistemi informatici e di comunicazione che non agevolano gli operatori.
Numeri alla mano in tutta la provincia si è arrivati ad un massimo di 45 operatori solamente dalla mattinata di domenica, ma di questi solo 30 erano a fronteggiare gli eventi in quanto si sarebbero sguarnite le zone dell’alta e bassa padovana.
Da considerare che oltre all’emergenza il personale in servizio ha dovuto sostenere anche il soccorso ordinario che in quei giorni è stato considerevole.
Ci rammarica leggere che gli interventi siano stati di solo supporto alla popolazione quando invece molti di questi erano di pericolo per l’incolumità pubblica, alberi su abitazioni e su cavi elettrici, autovetture con persone ferme sui sottopassi allagati, garage e scantinati invasi dall’acqua, il tutto con un esteso black-out elettrico.
A rafforzare la nostra tesi sulla necessità di una diversa gestione dell’emergenza, disponendo un considerevole dispiegamento di operatori e automezzi, le dichiarazioni delle autorità politiche e amministrative che hanno realmente capito l’entità degli eventi e dei danni.
E’ facile dichiarare, minimizzando o negando le criticità, per chi non era presente a Padova e nemmeno gli è balenata l’idea di rientrare al comando con urgenza, bensì solamente il lunedì pomeriggio.
Ribadiamo che la macchina dei soccorsi doveva essere diretta dal dirigente che è retribuito per questo e che con estrema “nonchalance” ha delegato il suo lavoro ai sottoposti presenti già oberati dagli avvenimenti.
Di ciò ne sono convinti i vigili del fuoco di Padova che in prima persona hanno affrontato turni massacranti fino ad arrivare a 18 ore consecutive di lavoro senza rifiatare.
Tutto quello che abbiamo dichiarato tramite questo comunicato stampa è verificabile dagli atti del comando, ugualmente il numero considerevole di interventi in coda ed evasi giorni dopo.
Concludiamo segnalando come le direttive del ministero che prevedono la mobilitazione di mezzi e uomini sono state clamorosamente disattese e di questo il dirigente dovrebbe scusarsi con la cittadinanza e con tutti coloro che hanno dato anima e corpo a soccorso della gente.