RELAZIONI SINDACALI AL COMANDO PROVINCIALE DI ALESSANDRIA
…NULLA E’ CAMBIATO
Lavoratori,
il 03/08/2021 abbiamo presenziato al tavolo paritetico per dirimere lo stato di agitazione indetto 11/07/20218
Possiamo affermare che fin dal primo approccio abbiamo denotato, con un certo stupore, la palese faziosità di colui che avrebbe dovuto essere presente in qualità di conciliatore, evidentemente le linee di confronto con le OO.SS. auspicate dal Capo Dipartimento del Corpo Nazionale non sono ancora giunte alla periferia dell’impero, per questo abbiamo provato a fare un preambolo ad inizio discussione, ma siamo stati stoppati da un infastidito conciliatore.
Abbiamo esposto il primo punto del raffreddamento riguardante il mancato rispetto degli accordi sottoscritti tra le altre OO.SS. ed il comando, la risposta e stata una palese affermazione della superficiale conoscenza da parte del comandante di ciò che sottoscrive, senza scendere nel merito di un sereno confronto, oltre a mettere in luce l’inutilità anche di certe oo.ss. che firmano accordi e poi non sono in grado di farli rispettare…anzi……….
Abbiamo proseguito con i vari argomenti, quali mancate assegnazioni che lasciano nel limbo i lavoratori con l’incombente “sfratto” dalle sedi, voluto da altre oo.ss., e nel dubbio di dove prevedere una dimora, perlomeno in questo punto abbiamo strappato al comando l’affermazione che fino ad avvenuta assegnazione non avverrà attuato lo sfratto forzoso.
Altresì abbiamo appreso dell’avvenuto incontro, da noi organizzato, tra comune di Alessandria e comando per possibilità di mettere a disposizione soluzioni alternative di ospitalità abitativa.
Proseguendo con il discorso abbiamo rammentato al comando che, nonostante la zona bianca in cui si trova la provincia, le direttive centrali continuino a prevedere una soglia di attenzione alta verso il covid19, continuando a prevedere sanificazioni, evitando assembramenti, riducendo l’accesso alla Sala Operativa al solo personale autorizzato, l’esistenza di una sala ibrida aperta a chiunque ed utilizzata come sala fumo ecc., nella sua risposta, il comandante ha ribadito che esistono disposizioni di servizio chiare in merito, addirittura appese all’accesso della Sala Operativa, pertanto il suo lo ha fatto, se tali disposizioni non vengono rispettate la colpa è dei Capi Turno (scelti dal dirigente stesso) e dei responsabili di Sala Operativa… in parole povere ha affermato di aver indossato le mutande di piombo girando la carota all’ortolano cioè al personale, d’altro canto le riunioni paritetiche vengono fatte a distanza per la normativa covid …e loro si tutelano…per il resto del personale …chi se ne F…E.
Abbiamo fatto presente che al personale degli ultimi corsi mancano delle qualificazioni basiche, non acquisite alle scuole, come da nota della DCFORM, avremmo voluto capire a che punto era la programmazione dei corsi per il completamento della formazione base…ci siamo arresi quando il conciliatore ha chiesto di cosa stessimo parlando, quali corsi secondo noi mancassero… assurdo, non conosce neppure le circolari delle direzioni centrali e viene a fare da arbitro??? Ma stiamo parlando con dei Dirigenti delle Poste di TIMBUKTU (con tutto il rispetto) o con dei Dirigenti del Corpo Nazionale VVF?
Anche volendo non è risultato possibile conciliare con quanto affermato da un dirigente evanescente in attesa di trasferimento supportato da un conciliatore/direttore regionale oggi dimostratosi incapace di essere super partes e digiuno sulle normative emanate dai vertici del Corpo Nazionale
Ripresenteremo i quesiti irrisolti al prossimo Comandante, sicuramente meno evanescente di questi due.
Alessandria 5/08/2021 IL COORDINAMENTO PROVINCIALE