REGOLAMENTO VOLONTARI, L'AMMINISTRAZIONE NON RITRATTA

COME DEI CHIRURGHI VANNO AVANTI, CIECHI E SORDI ALLE RICHIESTE DEI LAVORATORI

Nazionale -

Lavoratori,

giunti al terzo round sul nuovo regolamento di bozza del personale volontario, chiarita tutta la nostra contrarietà ad un decreto peggiorativo del precedente (76/2004), consci di non voler fare da sponda ad un provvedimento totalmente non in sintonia col nostro punto di vista, prima di abbandonare il tavolo, abbiamo approfittato del nostro spazio per leggere ai presenti una lettera fattaci pervenire, che pubblichiamo per intero.

“Salve a tutti, mi presento sono Luca, Andrea, Marco, ma anche Anna, Valentina, Tiziana, scusate ma l'elenco è talmente lungo che ci vorrebbero giorni e giorni solo per scandire i nostri nomi. Voi ci conoscete, siamo quelli che ogni venti gg. (ora 14), ci alterniamo per garantire il funzionamento della macchina del CNVVF. Da autisti vi abbiamo accompagnato con le auto rosse, da uscieri vi abbiamo aperto i cancelli, portato la posta, abbiamo vigilato sulla vs sicurezza, da impiegati vi abbiamo fatto le fotocopie, ma siamo stati anche baristi, cuochi, imbianchini, elettricisti, meccanici, muratori, bagnini, musicisti ma sopratutto siamo e siamo stati Vigili del Fuoco seppur con quella squallida accezione di discontinui. Siamo anche morti vestendo questa divisa.Noi però non conosciamo voi, per questo siamo voluti venire qui, per vedere i volti, gli occhi e le mani di voi Prefetti, Dirigenti, funzionari, sindacalisti che state qui scrivendo Leggi che si ripercuoteranno pesantemente sul nostro destino. Voi che pensate di sapere chi siamo, in verità, non sapete nulla di noi, delle nostre difficoltà ad andare avanti, a vivere con un lavoro precario che non ha precedenti in Italia e forse al mondo, non sapete nulla delle nostre famiglie e della nostra impossibilità di poter pensare un avvenire, di avere una vita normale, costruire un nucleo famigliare autonomo, aprire un mutuo, fare un prestito, operazioni a voi comuni, impossibili per noi.Eppure ironia della sorte, voi siete qui a scrivere il nostro destino, non sapendo tutto ciò e non avendo la minima idea di cosa significa essere precario. Si precari e non volontari siamo, ma questo forse è l'unica cosa che sapete.Non ci aspettiamo la vostra riconoscenza per anni in cui abbiamo dato tutto noi stessi per l'amore di questo lavoro, un mondo il nostro senza riconoscenza, che ti utilizza al bisogno e ti scarta quando non servi più. Sempre pronto a sostituirti.Eppure siamo in qualche modo vs figli, perché siamo figli di quelle Leggi come quella che state riscrivendo che ci hanno creato. Oggi i padri si riuniscono per ripudiare i figli, disconoscendoli.E' un mondo bizzarro il nostro, ci avete tolto tutto, anche i sogni, triste quel Paese, dove ai giovani sono negati anche i sogni, ma questo è lo specchio di quello che siamo diventati: una società decadente dove i giovani e gli eternamente giovani a futuro negato camminano sulle rovine di una civiltà gloriosa che oggi ha perso quella spinta propulsiva verso il progresso.Ci avete tolto tutto, ma una cosa non ce l'avete ancora portata via, è la nostra dignità di uomini e di donne. Valori che per Voi non avranno un senso, perché non monetizzabili e non mercanteggiabili, ma quella dignità che ci ha permesso di venire qui a testa alta a dirVi ciò che pensiamo di Voi. Che non abbiamo più paura e che grazie a Voi abbiamo ritrovato quell'unità che da Torino a Catania, ci sta portando nelle piazze, a riprenderci quello che ci avete sottratto.Prima di lasciarVi ai Vs articoli, ci sentiamo di lanciare un appello a tutti coloro che da sindacalisti si trovano a questo tavolo: Ma avete letto questo provvedimento? Non si risolve né la questione dei volontari, né quella dei Discontinui precari, mancano gli inquadramenti contrattuali, il finto volontariato continuerà ad essere retribuito, i precari non avranno diritto alla malattia, nessuna certezza dei giorni, permangono le assurde limitazioni sul singolo richiamo e sui giorni di lavoro annui, le ore di addestramento diminuiscono e si introduce il richiamo orario, nessun accenno ad un assorbimento nei ruoli.Alzatevi e venite via con noi, non siate complici di questo perverso disegno, tornate ad essere quello per cui siete nati, non servi sciocchi dell'amministrazione, ma baluardo da ultimi degli ultimi, a difesa degli interessi di classe al quale siete o dovreste essere votati. Se ancora non fosse chiaro, ve lo diciamo noi, non siamo nella stessa barca. In questo Corpo nazionale, c'è chi viaggia in aereo e chi non ha nemmeno i soldi del biglietto dell'autobus, a voi scegliere da che parte stare. E' un'occasione storica non perdetela.”

Lotta, combatti resisti con noi, scrivi su:

precari.vigilidelfuoco@usb.it