QUISQUILIE E PINZILLACCHERE
BIENNIO ECONOMICO 2004/2005 DEL 7 DICEMBRE 2005
INCREMENTI MENSILI INDENNITA’ DI RISCHIO
Lavoratori,
questa mattina, a seguito della convocazione da parte dell’ARAN per attribuire ulteriori incrementi retributivi pari allo 0,7% riferito al monte salari dell’anno 2003 dello stanziamento nella legge n. 266 del 2005 (finanziaria per il 2006), abbiamo partecipato, assieme alle altre oo.ss. di categoria, all’ipotesi di contratto per dare la completa attuazione agli impegni assunti nel Protocollo tra Governo e sindacati del 27 maggio 2005, non sottoscritto dalla RdB/CUB, che prevedeva il riconoscimento a regime di incrementi retributivi pari al 5,01 % per comparto di contrattazione.
Abbiamo assistito ad una sceneggiata (fiction) imbarazzante in quanto, alla proposta dell’ARAN che a conti fatti si traduceva in qualche euro procapite, è seguita quella della cgil che chiedeva una perequazione tra operativi e amministrativi (questione di centesimi).
Entravano allora in scena uil e cisl sostenendo che l’ipotesi andava bene così e che si sarebbero dovuti premiare i lavoratori che veramente rischiano ( quali nobili propositi da chi non si è mai preoccupato in contratti da centinaia di euro a fare emergere tali aspettative).
A questo punto abbiamo chiesto, nonostante non firmatari del secondo biennio economico anche perché l’inflazione programmata è assai lontana da quella reale, la ridistribuzione con le regole previste dall’ordinamento in vigore fino al 2005 ancorandole alla contrattazione.
Inoltre sulla distribuzione di una parte dei soldi dell’indennità di rischio abbiamo chiesto che la distribuzione avvenisse in maniera inversamente proporzionale sul tipo della “piramide capovolta” cioè a dire che chi più rischia più ha diritto a ricevere questo riconoscimento e paradossalmente per la prima volta nella storia concordando in parte con quelli della cisl.
Sarà forse per quel motivo che ad un certo punto la riunione si è interrotta e rinviata a data da destinarsi.