QUATTRO DICEMBRE "S.BARBARA"

NULLA DA FESTEGIARE PER IL FVG

Gorizia -

Lavoratori,

in una giornata che dovrebbe fare il punto dell’anno trascorso, fatto di naturali alti e bassi, qui nel famoso “nord-est che produce” motore dell’economia del paese, i vigili del fuoco hanno deciso di non festeggiare e di stare davanti ai cancelli della propria sede provinciale per denunciare i reali tagli al soccorso tecnico urgente, che hanno visto in questo scorcio di fine anno il ridimensionamento della sede di Monfalcone (che era un D2 ed adesso, nella migliore delle ipotesi, può vantare un 3+1).

Il nuovo dispositivo del soccorso, fatto per giustificare tagli ed ottimizzare le risorse, ha prodotto nel mandamento monfalconese una realtà di lavoratori esodati e vittime del pendolarismo del soccorso, che in barba al ridimensionamento della propria sede si perdono nei numeri delle provincie vicine.

Monfalcone, prossimo ormai alla chiusura definitiva, aspetta solo di diventare presidio misto o forse solo volontario. Complice di questo tracollo è la politica dipartimentale che non vede in questo territorio lo sviluppo del soccorso tecnico urgente ma solo il proliferare della precarizzazione e la mercificazione della salvaguardia.

La USB grida il proprio no e rilancia il soccorso e la professionalità dei lavoratori vigili del fuoco rinunciando ad un giorno di festa e decidendo di stare dalla parte della base, a difesa del diritto e la dignità di essere un lavoratore del CNVVF.

A difesa del diritto la USB FVG rivendica in questa giornata gli scempi compiuti dai tagli della politica di regime, compiuti dalle varie manovre di governo, che hanno visto come risultato il tributo di “insicurezza” del territorio pagato dai cittadini della regione.

Monfalcone è solo l’inizio, poi seguirà Cividale, Ronchi dei Legionari (già inserito nel progetto passera) e Tarvisio. Diffondendosi, a macchia d’olio, nel resto della regione ed investendo il nucleo Sommozzatori e la Sezione Nautica. Il FVG sarà dunque lo specchio del piano di smantellamento e privatizzazione del CNVVF.

La USB non accetta tale sorte ed insieme ai lavoratori della regione rilancia le azioni di lotta necessarie a fermare questo processo di smantellamento dello stato sociale, ricordando che i vigili del fuoco sono un bene ed una risorsa per il paese e per i cittadini.

Il 18-19 ha segnato, con la forte partecipazione allo sciopero generale, il nuovo modo di dire no all’appiattimento politico e sociale di questo paese. Attraverso la manifestazione generale che ha visto il popolo dei lavoratori protestare insieme all’associazionismo cittadino. Il paese ha espresso la propria voglia di non accettare le politiche passive della BCE e la USB ha catalizzato la sfida a non arrendersi!!!

 

USB IL SINDACATO SEMPRE PRESENTE NELLE PIAZZE E TRA LA GENTE A SOSTEGNO DEL DIRITTO DEI LAVORATORI E DEI CITTADINI

 

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