Pubblicata la legge sul Potenziamento
Si comunica che in data 4 settembre 2000 sulla gazzetta ufficiale è stata pubblicata la legge n. 246 del 10 agosto 2000 riguardante il "Potenziame
In merito a questa legge, oltre a riportare la lettera inviata al Presidente della Repubblica il 7 agosto scorso, in allegato si pubblica integralmente il testo della Legge che come detto è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 4 settembre 2000:
Roma 7 Agosto 2000
Al Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi
Oggetto: Legge sul potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Preg.mo Presidente, fra pochi giorni sarà sottoposta alla Sua firma una legge sul potenziamento del Corpo nazionale dei vigili del fuoco approvata dal Parlamento il 19 luglio 2000 la quale, all'articolo 4, introduce a parere della scrivente, almeno due elementi di dubbia costituzionalità.
Uno riguarda il trattamento economico dei vigili del fuoco ausiliari di leva che chiederanno di restare in servizio per altri dodici mesi di rafferma. Questo personale percepirà una retribuzione ridotta del 50% rispetto a quella di un vigile del fuoco permanente. Avremo così considerevoli differenze retributive per cittadini che svolgono lo stesso lavoro al servizio dello Stato.
Un altro si riferisce al fatto che il meccanismo della rafferma consente l'accesso al Corpo nazionale dei vigili del fuoco solo agli uomini per effetto dell'obbligo del servizio di leva. Le donne che non sono obbligate a svolgere il servizio di leva, infatti, non possono accedere alla rafferma e quindi sono escluse dalla possibilità di accedere al Corpo nazionale dei vigili del fuoco utilizzando lo stesso percorso.
Inoltre la RdB ha già espresso, nelle sedi di formazione della legge, forti preoccupazioni sui meccanismi clientelari che potenzialmente offrirà l'istituto della rafferma dal momento che l'accesso al servizio ausiliario di leva non prevede criteri trasparenti e pubblici di selezione.
Prima di sottoscrivere la legge, La invitiamo ad esaminare gli aspetti evidenziati ed eventualmente a proporre al Parlamento la rimozione delle parti discutibili sul piano della costituzionalità. La RdB le offre tutta la collaborazione necessaria a fornire più elementi possibili alla sua valutazione.