PRIMO INCONTRO CON BARBERI, DIRETTORE REGIONALE

AIB e calamità

Bologna -

Lavoratori,

Ieri in direzione si è svolto il primo incontro con il nuovo Direttore regionale, Silvano barberi, che ha espresso la volontà di avere la massima attenzione verso le OO.SS. e di voler garantire massima trasparenza e massima disponibilità a trattare gli argomenti che di volta in volta riteniamo come O.S. di sottoporre alla sua attenzione.

Ne prendiamo atto come organizzazione sindacale, vedremo  alla prova dei fatti.

All’ordine del giorno, situazione ex CFS / AIB ed emergenza terremoto/neve: la situazione attuale della brutta riforma “Madia” è che mancano i decreti attuativi quindi ancora non sappiamo quali compiti avranno esattamente gli ex forestali e quali compiti verranno assegnati al Corpo Nazionale, sicuramente essenziale sarà la convenzione che quest’anno andremo a stipulare, cioè il POA 2017, le attuali funzioni che abbiamo ereditato come COAB sono provvisorie, il Direttore ritiene che si dovrà valutare la sostenibilità di alcuni servizi prima di impegnarsi, staremo dunque a vedere, ci preme però essere coinvolti come USB nel progetto POA, con proposte concrete, poter valutare la convenzione non a posteriori con il dirigente che ci espone gentilmente il proprio lavoro, vorremo poter dire la nostra come lavoratori, fare proposte concrete e discutere nel merito prima che l’amministrazione sottoponga il progetto in regione. Attendiamo di avere come da richiesta il consuntivo del POA 2016. USB sul POA sta conducendo un lavoro politico presso il Consiglio Regionale per far valere il nostro ruolo di Vigili del Fuoco, denunciando la nostra condizione, vittime di tagli indiscriminati e chiedendo risorse aggiuntive per permetterci di svolgere in modo più professionale il nostro compito. A questo proposito abbiamo con forza chiesto al Direttore di provvedere a reperire fondi per intervenire sulla grave situazione delle sedi di servizio, alcune oramai in condizioni di sicurezza ed igienico sanitaria oltre il limite della sopportazione. Anche per quanto riguarda i mezzi abbiamo denunciato una situazione al collasso, dalla forestale ne arriveranno dieci, non sappiamo ancora che tipo di mezzi e in che condizioni si trovano, ma sono comunque una inezia.  I 12 ex forestali che sono arrivati in regione, stanno svolgendo percorsi formativi “random”, per conoscere la loro nuova realtà, come USB chiediamo rassicurazioni che questi lavoratori, per la loro e nostra sicurezza, non siano mai usati in partenze ordinarie di soccorso tecnico urgente, anche perché sono tutti con almeno la qualifica di capo squadra, certamente inadatti a svolgere mansioni operativi tipiche dei Vigili del Fuoco, figuriamoci quella di capo partenza, questo chiaramente non vuol dire che non abbiano una propria professionalità, che andrà utilizzata al meglio nei settori di riferimento (AIB e polizia giudiziaria in primis). Ci preme anche sottolineare che essi non possono essere considerati in pianta organica come CS, questo per evitare che si diminuisca il numero dei qualificati a comando.  Il problema della formazione riguarda anche noi VVF,infatti  secondo le stime del dirigente  servono in regione almeno 100 DOS (attualmente oltre i 12 forestali, ne abbiamo altri 14 tra abilitati e da abilitare), da formare in quattro corsi,  due di questi si potrebbero, se arriverà autorizzazione da Roma, svolgere in Emilia, gli altri due a Lamezia. Formazione che andrebbe estesa a tutto il personale per quanto attiene le tecniche specifiche di spegnimento incendi boschivi e come USB riteniamo necessario programmare una serie di esercitazioni congiunte con i volontari dell’AIB regionale, visto che ci dovremmo trovare a coordinarli, questo lo si può fare chiedendo fondi specifici attraverso il POA, sarà una delle nostre proposte.

Per quanto riguarda l’emergenza terremoto, come USB abbiamo denunciato il disagio del personale che si trova quasi sempre in terza fase e parte con preavvisi minimi, manca una programmazione nel tempo, il Direttore ha ammesso che ci sono oggettivi problemi organizzativi, dovuti al coinvolgimento di più direzioni che hanno moltiplicato i COA, ma ci sono anche  peculiarità del territorio e dell’evento che ha avuto emergenze multiple e diverse. A questo proposito abbiamo come USB fatto presente che i lavoratori di alcuni comandi si sono dovuti dotare di attrezzatura propria per proteggersi dalla neve, una logica assurda che deve spronare l’amministrazione a dotarci di adeguati DPI per le condizione di gelo e neve, ne va della nostra sicurezza e della sicurezza di chi viene soccorso. Abbiamo nuovamente inoltrato la contestazione inerente la mancata applicazione  del piano regionale delle colonne mobili (versioni sisma o alluvionali). Importante inoltre prevedere risorse ad hoc per il ripristino dei materiali di colonna mobile che rientrano dalle zone colpite da calamità, si deve provvedere a sanificare sia i materassi che le tende per garantirne la loro salubrità e la loro integrità. Oggi questo non è ancora avvenuto e molto di quel materiale rientrato giace in condizioni pessime in qualche angolo di qualche rimessa, anche quando si è provveduto a riporlo via, lo si è fatto in modo improprio.

Per quanto riguarda invece l’invio in missione del personale SATI nelle zone colpite dal sisma, come USB, chiediamo ci siano forniti i dati relativi  alla disponibilità data dal personale SATI e agli effettivi periodi svolti  in calamità, questo chiaramente  da quando è iniziata l’emergenza ad oggi.  Altra questione che tocca il personale amministrativo e giornaliero è quella della gestione degli straordinari: USB chiede di armonizzare il sistema a livello regionale, per evitare sperequazioni che oggi purtroppo si verificano tra i vari comandi.

Al tavolo è stato sollevato la questione dell’art 28 (pagamento delle ore svolte all’interno del mezzo di servizio), battaglia in cui USB si è distinta, è stato chiesto di dare indicazioni chiare a tutti i comandi per evitare diverse interpretazioni, il dirigente ha detto che non intende fare circolari che chiariscano circolari, che i comandanti sono autonomi nelle scelte.  Il direttore è stato sibillino, non ci ha detto la sua interpretazione e non ci ha detto con chiarezza cosa farà se ci saranno trattamenti diversi tra i vari comandi, noi come USB lo sappiamo, se questo dovesse accadere, pretenderemo un chiarimento, non ammettiamo disparità di trattamento tra i lavoratori, reddito e diritti devono essere garantiti nella stessa maniera a tutti.

In conclusione abbiamo chiesto del nuovo regolamento che riguarda l’appalto della mensa, che si svolgerà quest’anno per il 2018/2020, è infatti in previsione un risparmio di gestione da parte dell’amministrazione che vuole togliere il pasto serale là dove previsto e sostituirlo con il buono pasto elettronico, su questo non abbiamo avuto risposta, attendiamo delucidazioni a breve.