Per non "pagare la vacanza" scrivono e vanno in vacanza.
Il governo tramite l'Aran ha convocato le parti con un mese di anticipo per non pagare l'indennita' di vacanza contrattuale!
Pur di non mettere mano al borsellino, e pagare a tutti i dipendenti pubblici la famigerata “indennità di vacanza contrattuale” che spetta dopo tre mesi di mancato rinnovo del Contratto ( ne sono passati già otto !!), il Governo, tramite l’ARAN ha inviato in data odierna una convocazione per l’apertura del negoziato dei ministeri che però avverrà il 3 settembre.
La RdB/CUB ha richiesto fino dal 1 aprile che venisse messa in pagamento l’indennità prevista, ricevendo sempre dall’ARAN un secco diniego, su questo confortata dall’atteggiamento acquiescente di tutte le altre OO.SS. che quando si tratta di contratti, di politica dei redditi e di concertazione ritrovano immediatamente l’unità contro gli interessi dei lavoratori.
Sorge il “legittimo sospetto” che il mancato pagamento sia dovuto al fatto che detta indennità arriva a coprire il 50% delle disponibilità economiche complessive per il contratto e che erogarla avrebbe clamorosamente dimostrato a tutti che soldi veri per i rinnovi contrattuali non ce ne sono!
Con una nota inviata all’ARAN e al Ministro della Funzione Pubblica Frattini, la RdB ha protestato formalmente su questo scandaloso atteggiamento ed ha annunciato il ricorso di urgenza alla magistratura perché imponga l’immediato pagamento dell’Indennità di vacanza contrattuale dovuta.