“Pensiamo con la testa degli altri!”
Per la Prevenzione sul Covid-19 aspettiamo direttive da Roma!
È quanto successo alla riunione con le OO.SS. al Comando di Verona tradotto in sintesi.
Abbiamo rappresentato al Dirigente che riteniamo insufficienti e tardive le direttive che arrivano da Roma ma, come nell’esercito, si attendono ordini dall’alto senza la minima volontà di prendere iniziativa. Si avrà paura di sbagliare? Non lo sappiamo ma riteniamo questo atteggiamento non produttivo ai fini della salvaguardia della nostra salute.
Dobbiamo attendere che accada il fatto per prendere eventuali contromisure e non facciamo nulla se non ci viene comandato dall’alto! Siamo come gli struzzi? Forse no ma ci stiamo assomigliando sempre più. Le linee guida impartite da Roma non tengono conto dell'evolversi della situazione nazionale e sono sempre un passo indietro al problema.
Siamo a stretto contatto tra noi nei turni di 24 ore, ammassati in sedi troppo limitate e non abbiamo di ché proteggerci dalla convivenza forzata, ci dobbiamo affidare alla buona sorte o al buon senso dei colleghi che, ci auguriamo, abbiano un atteggiamento responsabile una volta rientrati a casa. È sufficiente? No, assolutamente no! Riteniamo di dover essere tutelati oltre qualsiasi limite in quanto soccorritori; cosa accadrà quando uno di noi risulterà positivo al tampone? Chiudiamo la sede? Tutti in quarantena a casa? Come intende l’Amministrazione prevenire o agire in caso di contagio?
Le sedi di servizio ora più che mai dovrebbero essere sanificante e pulite al meglio, ma a causa dei continui tagli alla spesa abbiamo il personale delle pulizie che pulisce a stento e con prodotti appena profumati.
Le forniture di dispositivi di protezione individuale "da utilizzare solo in intervento con persona sospetta o dichiarata contagiata" sono scarse e i rifornimenti tardano ad arrivare. Per il resto degli interventi non è previsto alcuna protezione (dal virus), e quando capita di essere venuto a contatto con un contagiato, ma che "non era sospetto", allora è tardi!!
Non si sa come affrontare il problema, si sfida la sorte. Il Dirigente attende disposizioni da Roma e Roma aspetta notizie dai dirigenti sul territorio, intanto qui si continua un corso patente seconda ctg. ormai iniziato, si manda in sostituzione personale da sede a sede, si manda personale privo di pass in aeroporto e si va in aerostazione (senza mascherina) a farsi fare il pass giornaliero, solo perché al tempo fu scelto di non fare il pass a tutto il personale del comando ma solo al personale aeroportuale…bla bla bla…
Controsensi. Abbiamo la sensazione che non si voglia fare di più, che gli investimenti per una emergenza del genere siano ingessati a tal punto che se fosse una peste o qualcosa di peggio, faremmo in tempo a rimanere più che decimati prima di avere Dpi idonei. È giusto così?
Non ci siamo. Proprio non ci siamo, purtroppo noi #nonpossiamostareacasa, noi siamo i “canarini” da sacrificare.
Il Coordinamento Provinciale USB VVF