PADOVA: DICHIARAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE

Distribuzione FUA 2020

Padova -

 

Al Ministro dell’Interno

Dott. Matteo PIANTEDOSI

 

Al Sottosegretario di Stato all'Interno con delega ai Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

On. Emanuele PRISCO

 

Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Capo Dipartimento Prefetto Renato FRANCESCHELLI

 

Tramite: Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento

Vice  Prefetto Alessandro TORTORELLA

 

Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Vice Capo Dipartimento Vicario ing. Carlo DALL’OPPIO

 

Al Direttore Interregionale VV.F. Veneto e T.A.A.

Ing. Loris MUNARO

 

Al responsabile dell'ufficio

Garanzia dei Diritti Sindacali

Dott.ssa Renata CASTRUCCI

 

Comando Provinciale VV.F. Padova

Ing. Giuseppe LOMORO

 

 

Oggetto: DISTRIBUZIONE FUA 2020 - PROCLAMAZIONE DELLO STATO D’AGITAZIONE PROVINCIALE DI CATEGORIA - VOLONTÀ DI PROMUOVERE LO SCIOPERO PROVINCIALE DELLA CATEGORIA DEI VIGILI DEL FUOCO, RICHIESTA ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA DI RAFFREDDAMENTO AI SENSI DELLA LEGGE 146/90 E LEGGE 83/2000 E S.M.I.

 

La scrivente Organizzazione Sindacale, Unione Sindacale di Base Vigili del Fuoco Coordinamento Provinciale di Padova, con la presente, dichiara lo stato di agitazione del personale e chiede l’ attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione, ai sensi della normativa vigente. La stessa O.S. ritiene necessaria la proclamazione dello stato di agitazione sindacale per la motivazione di controversia in seguito elencata:

Premesso che questa Organizzazione Sindacale non ha firmato l’accordo sulla distribuzione del FUA 2020 in quanto, oltre che creare disparità evidenti tra il personale tutto, VF e amministrativo, sovraccarica di lavoro enormemente il Comando di Padova che si vede costretto a verificare rapporti di intervento, fogli di servizio, presenze etc. con la facile possibilità di incorrere in errori ed errate interpretazioni.

Per evitare che ci fossero errate interpretazioni, la Scrivente Organizzazione ha richiesto ed ottenuto un incontro con il Dirigente di Padova. In tale occasione sono stati elaborati e formulati, con le nostre indicazioni, due quesiti al Dipartimento. La necessità di avere una risposta si è resa necessaria in quanto, la consolidata prassi del Comando sulla gestione del servizio di soccorso, andava in conflitto con le indicazioni del Dipartimento nel merito della distribuzione del FUA 2020.

Oggi apprendiamo tramite Ordine del Giorno che le consuetudini del Comando di Padova non sono state considerate dal Dipartimento che ha risposto in maniera superficiale tralasciando alcune considerazioni e si denota, al pari delle OOSS Nazionali che hanno sottoscritto l’accordo, una disconoscenza di come è articolato il dispositivo di soccorso nei Comandi.

Due i casi fondamentali:

  • l’impiego di personale Vigile in sala operativa data la carenza di personale qualificato CS-CR

  • lo svolgimento di interventi di soccorso con il solo invio di automezzi di supporto ABP-AS-AG-A-trid e nuclei SAPR-TAS-Cinofili

Per quanto riguarda il primo caso, è assodato che al Comando di Padova non si impieghi, nella maggior parte dei casi un qualificato. Sebbene questa Organizzazione Sindacale ha da sempre ribadito la necessità di dotare la sala Operativa di un Responsabile presente durante i turni di servizio, il Comando ha preferito, nel passato, designare due coordinatori ad orario turnista differenziato che però non sono i veri e propri responsabili di Sala Operativa in quanto non svolgono la funzione non essendo fisicamente presenti in S.O. Nell’incontro avuto con il Dirigente di Padova abbiamo richiesto che il riconoscimento dell’incentivo fosse destinato al più alto in grado presente in sala operativa provinciale data la carenza della figura di CS nei turni di servizio e la necessità di avere un responsabile (preposto)come tutti i settori. E’ come se una squadra di intervento uscisse per soccorso con 5 vigili e nessuna figura fosse individuata come capo partenza.

Nel secondo caso abbiamo sollevato la questione dei capi partenza degli automezzi di supporto (abp, as, ag, a-trid ma anche dei nuclei con qualificazioni operative SAPR-TAS-Cinofili) i quali diverse volte sono impegnati a svolgere interventi di soccorso in autonomia (incendi di piccole dimensioni, verifiche statiche, rimozione ostacoli, rinforzi ad altri comandi etc). Questi ultimi sono inseriti nell’applicativo SO115 con la figura del capo partenza e compilano regolarmente il rapporto di intervento.

Partendo dal presupposto che la Scrivente ha sempre segnalato l’errato impiego di questi citati supporti senza rispettare la composizione minima, anche con prese di posizione forti, non abbiamo mai avuto riscontro dai Dirigenti passati al Comando di Padova, anzi si è sempre proseguito con questa usualità che, di fatto, mette a rischio l’incolumità dei lavoratori. Nella risposta fornita dal Dipartimento non si menziona questa possibilità, di fatto non rispondendo al quesito.

Usualità, termine definito anche dalla nota esplicativa inviata a tutte le sedi VF e che non significa esclusività. (prot.25136 del 27 novembre 2023)

A Padova usualmente si impiega personale VP in sala operativa e usualmente si invia, per interventi di soccorso, supporti composti da due operatori o nei casi del personale con qualificazioni operative, in solitaria.

A questo punto una considerazione riteniamo sia da farsi, questo termine significa che è consentito o meno? Se si è palese che gli incentivi del FUA devono essere corrisposti anche a queste figure anche nel caso del responsabile di sala operativa sebbene sia svolto da una qualifica inferiore in assenza di un qualificato.

Per questi motivi che ci riserviamo di approfondire ulteriormente durante il tentativo di conciliazione, dichiariamo lo stato di agitazione e chiediamo l’immediata applicazione della normativa vigente.

Si ricorda l'impossibilità di commettere atti pregiudizievoli prima che sia esperito il tentativo di conciliazione ai sensi della normativa in parola.


Per il Coordinamento Provinciale USB VVF Padova

Enrico Marchetto