Opera Nazionale: un'operazione scientificamente voluta e chirurgicamente riuscita...

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Lavoratori,

il periodo che stiamo vivendo da un paio di decenni, è caratterizzato da un’economia e dalla sua corrispondente azione politica, che vede il trasferimento delle risorse materiali o finanziarie pubbliche a soggetti privati. Privatizzazioni, cartolarizzazioni, esternalizzazioni sono state e sono la “naturale” conseguenza di queste azioni. Si è addirittura configurata la vendita dei monumenti nazionali e il demanio è costantemente sotto questo attacco.

Anche il lavoro quale “risorsa”, sotto alcuni punti di vista, è vittima di questa trasformazione, la precarietà spietata, spacciata a suo tempo come grande soluzione, ne è la controprova e connota il presente e il futuro delle persone.

Da questa impostazione non potevano essere immuni i Lavoratori del Corpo Nazionale ed il servizio da loro reso. Ciò è evidente non solo per la militarizzazione o il dilagare del fenomeno Discontinui e Volontari,  ma anche per lo sfacelo delle sedi, dei mezzi e delle finanze. Un aspetto rilevante dell’accumulo finanziario, per quanto concerne i Lavoratori del Corpo, è rappresentato indubbiamente dall’Opera Nazionale di Assistenza. Su questo ultimo punto vogliamo soffermarci  poiché è proprio in questo campo che gli appetiti dell’appropriazione e della propaganda da quattro soldi di chi ignora, per propri limiti, i fatti, agiscono spesso più voracemente.

Come la maggior parte dei lavoratori sa, e documenti alla mano dimostrano, negli anni passati questa O.S. ha sempre rappresentato la spina nel fianco del consiglio di amministrazione poiché non solo ha proposto una gestione diretta delle attività nei confronti del personale ma si è opposta in tutti i modi possibili ad appalti a terzi delle attività sanitarie.

In particolare ci siamo fortemente “ammazzati “ nei consigli di amministrazione quando fu proposta la convenzione con le assicurazioni private per la gestione delle attività sanitarie a favore dei colleghi.

Siamo stati, tanto per rinfrescare le memorie a qualche “sindacato” foraggiato dalla classe prefettizia e poliziesca che, fatti oggetto di regalie per far passare la polizza assicurativa siamo andati alla procura della repubblica ed al Ministero della  funzione pubblica a denunciare la  corruzione, questo lo ha fatto la USB per tutelare i colleghi non altri che ancora mantengono le regalie!

Non vogliamo scendere al livello di chi nel Corpo nazionale non ha storia o memoria, di chi si è affidato a padrini e servizi di Stato per infiltrarsi come paladino dei lavoratori portandoli a rimetterci i propri diritti, la propria dignità e la possibilità di lottare, noi lavoriamo da sempre per rilanciare in avanti il più possibile le posizioni del lavoratore nel contesto di questo paese. Neanche al livello di quei sindacati cosiddetti gialli o neri,  che lavorano per il padrone, nel nostro caso per il governo e per le classi dominati che oggi gestiscono dall’alto dei loro lauti stipendi i lavoratori del  Corpo che arrancano a portare avanti il soccorso e lo stipendio nelle loro famiglie .

Lavoratori, non vogliamo entrare più di tanto nel merito dell’ONA diciamo solo “”stiamo ai fatti” finché la USB è stata nel consiglio di amministrazione l’opera nazionale di assistenza ha prodotto assistenza climatica e sanitaria oltre ai contributi a tutto il personale, da quando ci sono i paladini dell’ultima ora il risultato è che fanno il palo al bidone, ormai vuoto, voluto dai prefetti e dal governo.