Ognuno ha il suo uragano…. Katrina scoperchia l'impreparazione del "Gigante" Americano
In Italia si cancella dalla Protezione Civile la competenza e la professionalità dei Vigili del Fuoco
Succede anche questo per interessi politici e, per il “capriccio” di un prefetto e dei suoi tirapiedi.
Nel 2001 la nostra organizzazione sindacale presentava un libro bianco dal titolo “Italia: Paese delle catastrofi annunciate”. In un Paese con rischio sismico elevato, industriale, di alluvioni, frane e smottamenti, non si è riusciti a concentrare tutte le competenze inerenti il soccorso alla popolazione in un unico organismo di Protezione Civile.
I vari governi che si sono succeduti (centrosinistra e centrodestra) hanno avuto l’unica preoccupazione di distribuire poltrone ai politici dei vari schieramenti. Ad ogni catastrofe, si è parlato di riorganizzazione della Protezione Civile; si sono succeduti responsabili e, stanziati soldi a non finire per poi ritrovarsi al disastro successivo nella situazione di partenza.
L’unica certezza che la popolazione ha sempre avuto è stata quella di ricevere soccorso dai Vigili del Fuoco che, in molti tragici eventi, ci hanno rimesso anche la vita. Siamo stati i primi ad intervenire in tutte le catastrofi che hanno martoriato l’Italia e, spesso con scarsi mezzi, ma con enorme professionalità e sacrificio.
Ora, dopo tanti anni, alcuni personaggi che conoscono poco o nulla la storia dei Vigili del Fuoco, celandosi dietro una paura del terrorismo gonfiata ad arte, si sono creati un alibi per restringere gli spazi di democrazia e libertà che i lavoratori ed i cittadini si sono conquistati con le lotte. Anche con la trasformazione delle competenze dei “pompieri” da quelle di Protezione Civile a Difesa Civile, si è voluto dare un’ulteriore segnale di accentramento dei poteri dello Stato.
Difatti, dopo averci tolto le ultime competenze di Protezione Civile, questo governo, riprendendo ciò che aveva iniziato l’ex ministro Bianco, si avvia a completare la trasformazione del rapporto di lavoro, cancellando l’identità di chi si è dedicato sempre e solo al soccorso.
La psicosi che accadano eventi terroristici di chi ci governa, fa si che per far star “tranquillo” il cittadino che viaggia in metropolitana o che va in aeroporto ci si dimentichi che l’Italia è ancora (purtroppo!) il Paese delle catastrofi annunciate!
Si sono spese cifre spaventose per mandare i soldati italiani in ogni angolo del mondo; Soldi che sarebbe stato utile spendere per risanare il dissesto idrogeologico, rendere sicuri argini e canali che proteggono grandi e piccoli centri urbani, costruire edifici pubblici (scuole, ospedali, ecc.) con tecniche antisismiche, risanare discariche abusive di sostanze tossiche, e, potremmo continuare all’infinito.
Le priorità di un ministro, un sottosegretario, ed un prefetto sono state quelle di burocratizzare e gerarchizzare i Vigili del Fuoco, con l’unica attenzione al rafforzamento dei nuclei NBCR, trascurando il soccorso che in ogni momento il cittadino ci chiede.
Essere la colonna portante della Protezione Civile, avere un organico adeguato, mezzi e materiali all’avanguardia, il giusto riconoscimento economico, sedi di servizio dignitose e tante altre cose ancora, per averle dovremmo chiederle al “Genio della lampada”? Ahi noi, non abbiamo avuto la fortuna (ed il tempo) del nostro capo dipartimento di passeggiare su di una spiaggia e trovarne addirittura due, per di più simpatici!
Chi sta distruggendo il mestiere più bello del mondo, ama circondarsi di lacchè che pensano soltanto al proprio tornaconto, e, non al bene della categoria è peggio di un uragano: fa solo danni! Però anche gli uragani all’improvviso si dissolvono!