NON VI DIREMO COME E' MORTO... VI DIREMO COME E' VISSUTO
Nasci da incendario muori da pompiere... così dicono, ma in realtà un precario dei Vigili del Fuoco non muore mai poichè rivive giornalmente negli occhi e nel cuore di chi resta.
Dopo Marco e Fabio ora è toccato a Giuliano. Giuliano Lipperi era un grandissimo lavoratore precario VV.F., uno dei tanti che come noi, ha dedicato la sua vita a questo “nostro” lavoro, sperando appunto che un giorno questo stesso lavoro saltuario fosse una volta per tutti permanente.
Lo stesso Giuliano per tutti noi compagni di lavoro e di militanza non era solo un collega ma era sopratutto un grandissimo amico e fratello. Giuliano non era un numero, anche se questo sistema corrotto sta togliendo ad ognuno di noi la dignità, e ci sta modificando giorno dopo giorno, ma è stato un lavoratore e non un numero. Inoltre sapeva come amarci, come abbracciarci, come consolarci e come rimanere vivi in questa vita fatta solo di difficoltà, creata dalla mano dei potenti.
Era il primo a salire in quella partenza per portare il soccorso, e l’ultimo a scendere alla fine di un intervento, ecco come noi lo vogliamo ricordare, così come è sempre stato. Molti dicono una frase molto retorica: << tutti sono utili e nessuno è indispensabile >>, bhè questa citazione andrebbe rimossa perchè Giuliano era “indispensabile” per tutti , invece per tutti quelli che lo vivevano nel quotidiano era “fondamentale”.
Noi dell’Unione Sindacale di Base vogliamo ricordarlo così: Sorridente e Battagliero nelle iniziative; una foto vale molto di più di tante parole. Ecco perchè ognuno di noi deve lottare, affinchè salire su una partenza non significhi più essere un numero su una lista che viene richiamato in servizio...usato e buttato, per poi essere ricordato solo nel momento del bisogno. Questo non è un lavoro come un altro, se rischiamo di morire facendo il nostro dovere, non possiamo farlo da numeri, OGNUNA DI QUESTE MORTI DEVE AVERE GIUSTIZIA.
Arrivederci Giuliano CHE LA TERRA TI SIA LIEVE...