Noi contestiamo decisioni, non persone.
E FACCIAMOLA FINITA
(ognuno al suo posto)
Chi pone in essere atti è consapevole che i destinatari di questi possano avere idee diverse, ci sono delle regole per contestare gli atti.
Il Comando Provinciale, a firma del Dirigente e sotto la sua unica responsabilità, da seguito a decisioni, i lavoratori riferiscono alle OO.SS. cui sono iscritti, queste agiscono come meglio ritengono.
La palla torna al Comando. Di persone non si tratta, si chiamano "rapporti di Forza", Jan Jaques Rousseau: <Il diritto e la forza> un saggio base della democrazia che consigliamo a chi volesse approfondire.
Il diritto nasce dove le le logiche del sistema democratico definiscono regole, regole che a qualcuno vanno strette. Chiunque, sicuro di se, non crediamo dovrebbe sentire la necessità di uscire dal sistema per affermare il proprio status, da se medesimo presunto, trascendendo le regole.
Il sistema definisce limiti di relazione e competenza, Il tutto si chiama democrazia.
Crediamo sia la prima volta in assoluto che accade una cosa simile, potrebbe essere cosa da ufficio per le relazioni Sindacali del Ministero dell' Interno.
Vogliamo inoltre sperare, per inciso, che l' aver definito amenità il rispetto dei ruoli, le relazioni sindacali, il Sistema Paese, sia dovuto solo ad un momento di rabbia.
E qui è doveroso chiudere.
Se il Dirigente (il Comandante ndr) legge, è pregato di far tornare nei canoni una situazione che canonica non è.
Nelle more adiremo ad organo superiore.