NIENTE RAFFREDDAMENTO

SENZA CONTRATTO USB NON PUO' CONCILIARE

Nazionale -

Lavoratori,

a seguito dello stato di agitazione di categoria indetto il 20 settembre, ieri abbiamo ottenuto l'incontro con l'amministrazione e, nonostante i nostri sforzi, non abbiamo potuto trovare un punto d’accordo quando il contratto rimane una chimera.

Anche se registriamo da parte dell’amministrazione delle aperture che ci fanno ben sperare sia sui centri di spesa sia sull’ordinamento professionale dei lavoratori amministrativi. È previsto un confronto attraverso numerosi incontri, nei mesi di ottobre e novembre.

Strada ben più tortuosa è invece quella riguardante l’applicazione delle normative contrattuali esistenti che per l’amministrazione, in base al riordino, cioè la politica della produttività, è facilmente elusa.

Oggi abbiamo puntualizzato diversi argomenti che vedono l’amministrazione fare dei significativi passi indietro che, almeno dal punto di vista applicativo della norma, correggono certi usi che da tempo bloccano il confronto sull’organizzazione generale del corpo nazionale. In particolare ci riferiamo al nuovo DPR volontari. Finalmente vedrà un confronto, anche se siamo scettici rispetto a una volontà risolutoria in termini di assunzioni.

Siamo invece ben lontani dall’apertura del confronto sul contratto di lavoro che è, vista la politica dell’Europa, un punto di caduta che USB non può accettare.

Relativamente alla situazione del rinnovo parco mezzi l’amministrazione ha ribadito che sono in definizione delle convenzioni regionali, le quali apporteranno nelle casse più di 50 milioni di euro. Il problema è che, come sempre, gli interessi immediati dei lavoratori non possono attendere le lungaggini burocratiche, intravediamo ad esempio, nella scomposizione dell’APS in botte e campagnola, quel “temporaneo” che nell’amministrazione, in molti casi permane.

E’ TEMPO DI LOTTA PER LA DIFESA DEL DIRITTO

È TEMPO DI CONTRATTO