MOBILITÀ - DIFFIDA

Nazionale -

 

Al Ministro dell'Interno
Prefetto Matteo PIANTEDOSI


Al Sottosegretario di Stato all'Interno con delega ai Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

On Emanuele PRISCO 

 

Al Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento

  Prefetto Laura LEGA

 
Tramite:                                                                                               
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Alessandro TORTORELLA
 

Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Guido PARISI

Al responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali

Viceprefetto Renata CASTRUCCI

 

Oggetto: MOBILITÀ - DIFFIDA

 

La scrivente Organizzazione sindacale, in riferimento all’oggetto, vi diffida al prosieguo della Vostra azione illegittima di blocco della mobilità ordinaria per le sedi di Palermo, Trapani e Napoli e richiede, per le sedi in parola, l’immediata attribuzione di 50 posti per sede (150 in totale) al fine di dare il giusto e contrattualmente sancito diritto di avvicinamento ai lavoratori interessati.

Chiediamo il rispetto e l’applicazione dell’accordo integrativo del 19/04/2016

Accordo che garantisce sia i fruitori di leggi speciali, di avvicinarsi di diritto verso casa, secondo come disposto nelle leggi (104/92 art 33 coma 5 – 267/00 art 78 comma 6 – 151/01 art. 42 bis) sia i “normali” lavoratori che abbiano maturato il diritto amministrativo di avvicinarsi ai propri cari, secondo come disposto dall’accordo integrativo, bisogna garantire l’avvicinamento.

Vi ricordiamo che il pendolarismo lavorativo viene pagato con soldi veri dai lavoratori non con le chiacchiere. Lavoratori che si vedono ridotti lo stipendio (già misero) dopo anni e anni di un cammino lento ed oneroso verso casa. Chiediamo che le graduatorie di mobilità nazionale siano aperte per le esigenze di copertura di organico in ogni singolo Comando.

Vi ricordiamo che le soluzioni ci sono ma non si vogliono applicare, nel mentre a farne le spese, come sempre, sono i più deboli, famiglie comprese.

 

 il Coordinamento Nazionale USB VVF