MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAL RISCHIO COVID-19
A: Comando Provinciale Vigili del Fuoco Padova
Ing. Cristiano Cusin
OGGETTO: MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAL RISCHIO COVID-19
E’ ormai assodato che una persona, sebbene vaccinata, sia comunque veicolo di trasmissione e propagazione del virus. Non a caso il personale sanitario si sottopone a controllo regolarmente, salvaguardando la salute di tutti i soggetti che gravitano, per i più svariati motivi, nell’ambito della sanità.
Come è noto la nostra Amministrazione ritiene questa pandemia un rischio globale e non lavorativo, dimostrando ancora una volta di non conoscere la nostra attività lavorativa e soprattutto la mancanza di volontà di evitare che il personale veicoli il virus alle persone che richiedono il nostro intervento.
E’ evidente che non sottoponendo a screening il personale attraverso un esame diagnostico specifico (tampone )non si tengono sotto controllo eventuali contagi che provocano un danno economico al collega che viene messo in quarantena precauzionalmente.
E’ ormai dimostrato che anche i vaccinati possono incorrere in stop lavorativi a causa di un contatto stretto o perché hanno contratto il virus. Per questo motivo non è sufficiente avere il 100% del personale vaccinato per combattere efficacemente il virus, serve mantenere le misure di prevenzione e protezione come in pieno lock down.
In questi giorni si è consolidata l’idea tra il personale che solo chi è tamponato di recente è monitorato ed evita di propagare la malattia, in effetti, non si può sostenere il contrario in quanto gli ultimi tamponi effettuati dal personale e organizzati dal comando sono di oltre un anno fa.
Alla luce di quanto esposto si chiede se, in quanto datore di lavoro, sia sufficiente che il personale sia vaccinato per sollevarLa dalle responsabilità del rischio che i colleghi si ammalino? Per quale motivo il datore di lavoro non fornisce più mascherine per lavorare? Perchè si impiega un solo mezzo per intervento contravvenendo al superiore Ministero?
Restiamo convinti che la salute dei lavoratori debba essere garantita e che non è sufficiente il vaccino per esulare da responsabilità il datore di lavoro.
Per Il Coordinamento USB VVF Padova
Enrico Marchetto