MEZZI DI SOCCORSO AL POSTO DI AUTO BLU

IL PARLAMENTO DICE NO

Nazionale -

In base alla votazione tenutasi alla Camera dei Deputati il 23/10/2013, riguardante la proposta del deputato Michele Dell'Orco M5S: “Meno auto blu, più risorse per il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco”, che a quanto pare non è risultata conveniente per i suoi onorevolissimi colleghi, e di conseguenza è stata bocciata dagli stessi.

Crediamo che a nessuno interessi pagare queste spese inutili a loro, ma che sia interesse comune tutelare ogni tipo di evenienza incentivando le risorse che servono per non essere impreparati in eventuali circostanze. Ci vogliamo sforzare di credere che in ognuno di noi ci sia il desiderio di pagare per avere un servizio tecnico urgente efficiente, Ci sforziamo di credere che la gente che ci rappresenta agisca e prenda decisioni per i nostri interessi, la verità è che quella che qualcuno chiama CRISI è soltanto la realizzazione della lotta di classe di chi c’ha e vuole tutto contro chi non ha nulla. Paghiamo i loro ristoranti, i loro vestiti alla moda, i loro parrucchieri, i loro portaborse, i loro telefonini e le loro telefonate, e di tanto in tanto si trova qualche spicciolo anche per le loro serate notturne solitarie;

Una classe dirigente ad ogni livello che non rinuncia ai propri agi anche quando sottraendo risorse al soccorso pubblico ciò potrebbe andare anche a loro discapito, in quanto al dunque sempre cittadini benché “onorevoli”. E quindi come tutti possono a loro volta aver bisogno da richiedenti, di quei servizi che stanno contribuendo ad affossare.

La verità e che finché non si ha bisogno veramente di una cosa non si capisce l’importanza della stessa.

Questa USB condanna questa irresponsabile scelta di un Parlamento che continua a dimostrarsi sordo e cieco alle istanze dei lavoratori e della cittadinanza, per questo ha presentato una proposta di Legge per una riforma complessiva del CNVVF, che sia in grado di rilanciare il soccorso pubblico in questo Paese che è e deve restare in mano pubblica, alleggerendosi di tutte le inutile zavorre e da tutte quelle rigidità che la componente prefettizia arreca ai Vigili del Fuoco. Un Corpo nazionale dove i dirigenti i veri tecnici di questo Corpo, non si limitino all'ordinario ma abbiano quell'autonomia economico- decisionale che i manager devono avere e su questa gestione poterne poi valutare le capacità. Un Corpo nazionale dove le rappresentanze dei lavoratori possano avere la giusta voce in capitolo e nel  quale lo strumento referendario funga da decisivo ed ultimo baluardo in grado di avallare o mettere il veto su scelte determinati come   la prefettizzazione o la militarizzazione dei VV.F.