MEDAGLIE D'ORO AL VALOR CIVILE ALLA BANDIERA DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO.

PATACCHE E RETORICA… PERCHÉ LA RdB\CUB NON PARTECIPA

Nazionale -

Lavoratori,

    ormai viviamo nell’era mediatica dove tutto  diventa spettacolo ed anche  la consegna di una medaglia al valore  diventa  momento di passerella  mascherato dalla funzione troppo celata di unire il paese, cosicché chi non avrà la “fortuna" di andare al Quirinale  potrà festeggiare alle Capannelle.

   A parte il fatto che non capiamo cosa ci sia da festeggiare, nè tanto meno dopo tanti anni siamo ancora riusciti a capire quante feste del Corpo esistono (4 dicembre, anniversario della fondazione, festa dei vigili del fuoco), abbiamo comunque l’impressione che ogni dirigente che arriva al Corpo nazionale questa festa se la tira come la pelle delle p…. a destra ed a manca secondo i propri impegni e quelli della politica.

    Ricordiamo a noi stessi che la storia dei vigili del fuoco compie oltre cinque secoli e non è naturale che ancora oggi non ci sia una data fissa  e precisa in cui il Corpo possa trovare questa agognata unitarietà; mentre tutte queste feste hanno tutto il sapore di politica ed ideologia.

   È bello riempirsi la bocca con parole come efficienza dei soccorsi, patria, famiglia, unità nazionale .. importanti, per carità, ma solo se calate nella realtà, (vedi condizioni di lavoro per assicurare il soccorso) altrimenti restano esercizi di retorica – oggi assolutamente avulsi dalla realtà. Esse servono solo alla politica per dimostrare o meglio nascondere la sua inettitudine nei confronti dei lavoratori del Corpo nazionale.

   Forse è meglio in questo particolar momento del paese  che i vigili del fuoco non abbiano connotazioni politiche o geografiche, chi è nato in Calabria chi in Lombardia .. ma caratterizzati tutti da uno stesso denominatore; essere nati in una nazione tutti su questo mondo e quindi senza necessità di divisioni territoriali o gabbie salariali (non vorremmo scadere nel sindacalese).

   Ecco, speriamo che il futuro ci riservi un Corpo nazionale fatto di lavoratori con stipendi adeguati ed organici sufficienti a prestare il nostro lavoro con dignità senza sacrificare il tempo libero che dovremmo e vorremmo dedicare alla famiglia.

   Tornando alla retorica non sarà certo questa festa  ad unire il paese ed Corpo nazionale, pensare questo vuol dire veramente parlare di retorica.

   Ci dispiace, ma riteniamo che la retorica fine a sè stessa non  abbia alcun senso, non sia educativa e tanto meno possa conferire rispetto ai lavoratori vigili del fuoco.

   I vigili del fuoco sono tra la gente ogni giorno, con interventi di soccorso dove rischiano la propria vita, non è un terremoto che può tributare questa enfasi medagliera! Ogni giorno lavoriamo, ogni giorno ci sono infortuni sul lavoro, ogni giorno denunciamo le nostre precarie condizioni di lavoro.

   Non vogliamo fare polemica con nessuno, nemmeno con quei colleghi che si fanno inquadrare come soldatini per dimostrare alla politica come possiamo essere addomesticati e "comandabili".

   Per eseguire un soccorso non serve essere militarmente inquadrati, il nostro è un lavoro di gruppo dove ognuno deve essere di ausilio all’altro. Forse è l’occasione di fare qualche riflessione in più su dove ci hanno collocato e sui progetti futuri per il Corpo nazionale, che purtroppo non sono confortanti.

   E’ vero che nel CNVVF ci sono opinioni differenti riguardo a tale collocazione, ma noi non ci stancheremo mai di dire e continuiamo a ripeterlo che il soccorso non si fa irrigidendo le norme e gestendo il personale in modo gerarchico, così si rischia di creare – come sta accadendo – attriti e divisioni (se ci sono già divisioni tra di noi allora vuol dire che questo governo con la differenziazione degli stipendi che vuole creare ha ragione).

   Il soccorso si porta con gente che studia, si forma, con professionisti adeguatamente retribuiti e non certo con gente con il cervello imbottito di medaglie e fregi! Quelli una volta servivano al regime per gratificare i “bravi gerarchi”

   Non crediamo che ci sia nulla di male nell’affermare questo.

    Ma quale medaglie e quale festa? Di cosa stiamo parlando?   Forse di una autocelebrazione di questo governo attraverso una forma di  plagio dei lavoratori?

   Il governo sa, ed i lavoratori lo sanno ancora di più che nei comandi provinciali ogni giorno ci arrabattiamo per trovare  risposte alle richieste di soccorso tutti i giorni.

   E per questo che il sindacato di base, la RdB, con pensiero critico dice di no ad una festa inventata; mentre noi vorremmo parlare di mezzi, organici, salario.. di attività di prevenzione e di protezione civile, sapendo di metterci in gioco.

   E soprattutto nel rispetto dei tanti colleghi caduti in Abruzzo come a Pavia come a Roma come a Genova, come a Ferrara...

   Questi sono i valori che difendiamo ogni giorno con fatica, perché è in gioco un equilibrio  delicato, è in gioco l’esistenza dello stesso Corpo nazionale.

   Ma come sappiamo il governo preferisce la spettacolarizzazione di tutti gli eventi e riempirci la testa di patacche e medaglie ... per altro e per i soldi c‘è sempre tempo!!!  

   La RdB, il sindacato di base, continuerà a stare sempre tra i lavoratori e fuori dai palazzi della retorica!