Massiccia adesione allo sciopero

nonostante i boicottaggi degli organi di informazione, dei dirigenti e funzionari pubblici, che non hanno rispettato la legge 146 del 1990.

 

Roma -

La riuscita dello sciopero e di tutte le iniziative territoriali con cortei e presidi nelle principali città contro la guerra segnala che passata la prima fase del conflitto in atto, sempre più estesi ceti popolari, nonostante il controllo e la manipolazione dell’informazione attuata da chi ha scatenato la guerra, si stanno rendendo conto della natura reale del conflitto in atto.

La cosiddetta "ingerenza umanitaria" per salvare i diritti umani è posta in essere con i bombardieri ed i missili che stanno producendo risultati opposti a quelli dichiarati nascondendo le reali motivazioni che vanno ricercate nell’obiettivo della Nato di stabilire con la violenza e con i massacri il dominio ed il predominio militare, economico e politico nei Balcani.

I dati di adesione allo sciopero che stanno giungendo anche riferiti alla nostra categoria indicano una massiccia partecipazione e una presa di coscienza del collegamento tra la guerra, che è un fatto oggettivo, e gli effetti della stessa nelle tasche dei lavoratori attraverso i soliti tagli agli investimenti sociali, ai salari e alle pensioni nonché per la nostra categoria il rinvio delle trattative contrattuali.

La RdB preso atto della sensibilità dimostrata dai lavoratori si impegna a dare tempestiva informazione sulle future iniziative di lotta contro la guerra.

Continua a sostenere e a rafforzare la RdB l’unico sindacato che rivendica i diritti dei lavoratori.