LIGURIA: INCONTRO CON IL SOTTOSEGRETARIO

Genova -

 

All’attenzione del Sottosegretario di Stato,
con delega ai Vigili del Fuoco, On.le Emanuele Prisco.

All’attenzione del Capo Dipartimento
Prefetto Laura Lega

All’attenzione del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing Carlo Dall’Oppio

 

La Regione Liguria vive una situazione del soccorso tecnico urgente inadeguata alle esigenze del territorio.
I VVF liguri sono i soccorritori chiamati per le emergenze che si sviluppano partendo dagli incendi boschivi alle alluvioni, al crollo dei ponti, delle torri, un soccorso che si articola dal terrestre all’aereo sino al marino.
Le carenze del personale variano dal 15 al 20% su tutta la compagine operativa e amministrativa, creando situazioni estreme e pericolose come quelle che si verificano nei reparti specialistici, con la chiusura permanente di nuclei smz e distaccamenti nautici, pur avendo il porto di Genova primo per traffici nel paese.
In un percorso di valorizzazione degli edifici pubblici mediante il PNRR ci ritroviamo con sedi assolutamente inadeguate che non rispettano nemmeno le norme contenute nel dl 81, dal microclima fino alla decontaminazione da sostanze cancerogene a cui sono sottoposti i lavoratori quotidianamente nel soccorso tecnico urgente.
A tal riguardo impugneremo come organizzazione sindacale l’esposto archiviato dalla procura di Genova riguardante le sostanze cancerogene entrate in contatto con i lavoratori durante gli interventi di soccorso nel crollo del ponte Morandi.

Sarà nostra cura inviarvi la documentazione dove la procura conferma il contatto con l'amianto e dove certifica la mancanza di analisi sulle polveri sottili nei primi 9 giorni di intervento con l’intento di proteggere i Lavoratori e le unità cinofile da possibili conseguenze sanitarie dall’intervento avvenuto il 14 Agosto del 2018, al fine di avviare tutte le procedure mediche previste dalla normativa vigente.
La Liguria purtroppo certifica il fallimento del Corpo Nazionale dove da una parte avvengono numerosi investimenti pubblici, ad esempio mediante l’acquisto di elicotteri alta tecnologia i 139 Leonardo, dall’altra parte non si investe sulle assunzioni e sulla formazione dei lavoratori, esempio eclatante è il reparto volo Genova promotore a livello nazionale dell’elisoccorso tecnico/sanitario, che rimane in vita attraverso una convenzione con la regione Liguria, dove le risorse economiche sono finalizzate a coprire i costi del servizio per soli 115 gg/anno invece che una pianificazione di investimento pubblico necessario all’ introduzione definitiva nel corpo nazionale del soccorso tecnico/medico aereo H24 365 gg/anno.
Auspichiamo che il Dipartimento prenda posizione su un sistema conclamato di economie basate su accordi delle “sette sorelle”, aziende multinazionali del settore aeronautico, dove il Procuratore Capo di Catanzaro Nicola Gratteri ha ampiamente descritto e condannato le azioni di queste aziende.
Nel Corpo Nazionale esistono malattie professionali non riconosciute causate dalla carenza di uno studio di medicina preventiva che possa prevenire queste patologie.
Studi americani confermano l'aumento delle malattie cardiovascolari dettate anche da una cattiva alimentazione dove il ticket, sostituito al servizio mensa, diventa un elemento importante nello sviluppo di queste patologie, scaricando le responsabilità dell’amministrazione ai lavoratori.
Ad un convegno sull’alimentazione l’Ing. Guido Parisi, all’epoca direttore centrale per le risorse logistiche e strumentali, nel chiudere i lavori ha paragonato la corretta alimentazione ai dispositivi di protezione individuali (DPI) che i vigili del fuoco devono sempre indossare durante il soccorso tecnico urgente.
Alcune patologie invalidanti risultano oggi in contradizione con la scienza della medicina come ad esempio le protesi articolari che migliorano le condizioni fisiche dei lavoratori.
La precarizzazione del corpo raggiunta mediante lo sfruttamento di un esercito di discontinui, è stata fermata mediante la stabilizzazione.
Un risultato di tutela del diritto al lavoro raggiunto con lotte durate più di trent’anni e spesso citato da comunicazioni distorte di alcuni dirigenti del che sottolineano l’età anagrafica di questi lavoratori, dimenticando da dove e perché nascono i precari e del motivo per cui sono stati inseriti definitivamente nel Corpo Nazionale .
Riteniamo urgente rivedere le norme che regolamentano l’idoneità nei VVF, in quanto l’investimento che l’amministrazione svolge quotidianamente nei lavoratori non può essere vanificata dalle malattie professionali che sopraggiungono nel percorso lavorativo, che non devono danneggiare chi sfortunatamente ne subisce le conseguenze con un passaggio ad altra mansione e spesso con un bagaglio professionale di valore inestimabile. Questo causa paure che porta il lavoratore a nascondere queste patologie riducendo la possibilità di cure mediche.
Dobbiamo utilizzare al meglio le risorse umane, proteggendo il salario e il percorso pensionistico, con una seria pianificazione e organizzazione del lavoro che non può umiliare chi per anni ha servito i cittadini portando soccorso nel nostro paese.
Ci rammarica che un dirigente, in un incontro sindacale, abbia dichiarato che gli infortuni dei lavoratori avvengano al di fuori delle sedi lavorative presupponendo un reato, costringendoci ad uno stato di agitazione regionale.
Questo mortifica l’impegno profuso dai pompieri Liguri che per anni hanno prontamente risposto alle chiamate della popolazione, andando oltre il contratto, oltre i diritti lavorando giorno e notte per salvare le vite umane a causa anche di scelte politiche sbagliate dove la prevenzione è stata divorata dal profitto.

USB VVF Liguria