LE SPECIALIZZAZIONI VANNO PAGATE!!!
BASTA GIOCARE CON LE NORME CONTRATTUALI
Lavoratori,
si registra in alcune sedi provinciali (Genova e Trieste in primis) un tentativo di gioco al massacro che vedrebbe i dirigenti periferici mancare il pagamento del riconoscimento all'indennità specialistica prevista per gli operatori specialisti nautici e sommozzatori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco in servizio presso i rispettivi nuclei di appartenenza. E come USB riteniamo, qualora i nostri dubbi dovessero prendere forma concreta atto arbitrario altamente lesivo e contro la normativa contrattuale attualmente in vigore.
Secondo quanto previsto dall'accordo stralcio del Ministero dell'Interno sottoscritto in data 7 luglio 2004 “ l'art 23 comma 1 del CCN del 26 maggio 2004 prevede che a decorrere dal 1 gennaio 2003 è istituita per il personale che, in possesso dei relativi brevetti, svolge mansioni di padroni di barca motoristi navali e comandanti di altura in distaccamento portuali del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, un'indennità, i cui criteri e modalità di corresponsione e misura sono definiti in contrattazione integrativa” e conferma infatti al punto 4 l'importo annuo e mensile lordo spettante al personale nautico.
Dunque i requisiti per ottenere le somme relative alle indennità normativamente previste e regolate nella quantificazione e nelle modalità di attribuzione dalla contrattazione integrativa sono il possesso del relativo brevetto nonché l'effettuazione della mansione pertanto la corresponsione della predetta somma – peraltro quantificata annualmente e mensilmente- risulta essere collegata al reale possesso – ed ovvio mantenimento- del brevetto nonché dell'attribuzione di determinate mansioni che non risultano peraltro sospese in regime di malattia, infortunio e ferie.
Si osserva, infatti, che l'indennità di specialità nautica prevista all'art 23 del CCNL 2004 è considerata nel suo importo mensile e non orario, risultando impossibile un frazionamento della medesima rapportata alla presenza del lavoratore né tanto meno tale indennità può considerarsi dovuta SOLO per l'effettivo espletamento delle mansioni, non essendo espressamente previsto tale assunto e non potendosi effettuare un'interpretazione estensiva della normativa ad oggi esistente .
Al contrario il riconoscimento dell'indennità di specialità è legata al mantenimento del brevetto e all'attribuzione delle mansioni nautica, elementi entrambi presenti anche in periodi di assenza dovuti alla malattia, alle ferie e/o ad infortunio; tali periodi infatti non comportano né una sospensione del brevetto né tanto meno una cessazione delle mansioni così come previsto dal Regolamento dei Vigili del Fuoco – DPR 64/2012 in cui è dato leggere espressamente all'art 45 comma 3 che “ L'esercizio delle funzioni specialistiche determina il riconoscimento di specifiche indennità sulla base di quanto previsto dalle norme legislative e contrattuali.” con espressa previsione all'art 49 che solo a seguito dell'accertamento del “L'Inidoneità' temporanea del personale specialista” vi è sospensione dall'esercizio della specialità fino all'accertamento della piena ed incondizionata idoneità psicofisica ed attitudinale.” con conseguente non debenza dell'indennità di riferimento.
STESSO TRATTAMENTO È DA RITENERSI VALIDO ANCHE PER I SOMMOZZATORI REGOLAMENTATI DALL’ART. 104 DEL DPR 269/87 E S.M.I. .
Quindi la specializzazione necessità di investimento umano ed economico visto che è in riferimento alla professionalità riconosciuta contrattualmente ad un lavoratore e non ha bisogno di dirigenti che con modalità che definiremmo da “strozzini” guardino il semplice cavillo, tra l’altro infondato, nel tentativo di ledere al diritto salariale del lavoratore.
Lavoratori questo modo di fare, quello del risparmio di gestione sulla pelle dei lavoratori, l’amministrazione lo sta testando sugli specialisti (che contrattualmente sono più tutelati) per poi applicarlo al resto delle specialità (legate ad un semplice FUA).
ECCO COSA HA FATTO, TRA LE TANTE COSE, DI BRUTTO IL RIORDINO…
STA MODIFICANDO IL NOSTRO GENERALE “BUON SENSO”
E CI STA METTENDO GLI UNI CONTRO GLI ALTRI.
LAVORATORI UNIAMOCI IN DIFESA DEI DIRITTI E CHIEDIAMO DI ABROGARE LA POLITICA DEL RISPARMIO DI GESTIONE