LE NECESSITÀ VARIABILI

Torino -

Lavoratori,

Ci risiamo, qualche anno fa la così detta “sede bilanciata” del distaccamento aeroportuale di Torino, venne utilizzata come “parcheggio” per dei clandestini in attesa di rimpatrio, allora avemmo ampie garanzie dall’allora dirigente e dal funzionario referente, lo stesso attuale, che una tale situazione non si sarebbe più verificata; ma le promesse della nostra dirigenza troppe volte sono ben oltre a quelle dei marinai...

Infatti, oggi ci risiamo, personale e mezzi della stessa sede sono stati dislocati, per il tempo necessario, che ci risulta essere stato di alcune ore, presso la sede aeroportuale perché la sede bilanciata doveva essere impiegata, nuovamente, come “parcheggio” per clandestini in attesa di rimpatrio, infatti queste persone sono state “ospitate” nella rimessa di questa sede.

Ora, ricordiamo, che la sede bilanciata nasce e viene presidiata costantemente durante le attività aeroportuali, per poter mantenere entro i limiti previsti dalle normative i tempi d’intervento del personale VVF, tanto è vero che più volte i vari dirigenti, compreso l’attuale hanno ribadito che tale sede debba essere presidiata.

Sentito per le vie brevi, il funzionario responsabile ci informava di essere a conoscenza della situazione e che la richiesta era pervenuta dalla Questura.

Quindi? Chi ha deciso una tale soluzione? Perché se così fosse apprendiamo che la Questura dispone dell’impiego del personale e mezzi anche all’interno delle sedi del CNVVF; chi ha garantito che i tempi di intervento sarebbero stati comunque assicurati? Perché come una ciliegina sulla torta, mentre la sede bilanciaia risultava sguarnita, veniva dichiarata un’emergenza, fortunatamente subito rientrata, ma se fosse avvenuto un incedente, chi garantiva sulle tempistiche? Poi delle due una, o la sede è necessaria, quindi non deve essere lasciata sguarnita, oppure non è necessario che sia presidiata.

Ovviamente avremmo rassicurazioni sul fatto che la decisione è stata concordata e non imposta, che la sicurezza non è mai venuta meno, e via con il solito sistema di minimizzare tutto quelle che riguarda le problematiche che quotidianamente emergono, ma siamo veramente stufi di un Comando dove si impongono regole, obblighi e quant’altro e poi a seconda delle necessità sia personali che organizzative queste vengono dilatate e adattate alle necessità, in questo modo non si può andare avanti, infatti abbaiamo un Comando sostanzialmente allo sbando, dove ogni settore decide in autonomia e senza dover mai rispondere delle eventuali inadempienze o anomalie.

Restiamo in attesa di un incontro, che siamo sicuri, verrà effettuato nelle prossime ore per poter capire cosa non ha nuovamente funzionato nella catena di comando.