LAVORO AGILE DIREZIONE REGIONALE VVF MARCHE. MANCATA CONCESSIONE DELL’ISTITUTO

Ancona -

 

Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del

Soccorso Pubblico e della Difesa Civile

Prefetto Dott. Attilio VISCONTI

 

Tramite: Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento

Al Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento

Vice-Prefetto Angelina TRITTO

 

Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Ing. Eros MANNINO

 

Al Direttore Centrale per le Risorse Umane

Prefetto Dott.ssa Maddalena DE LUCA

 

Al Direttore dei Vigili del Fuoco delle Marche

Ing. Vincenzo BENNARDO

 

 

OGGETTO: Lavoro agile direzione regionale vvf marche. Mancata concessione dell’istituto.

 

Egregi,

Innanzitutto ci teniamo a precisare che quando l’Amministrazione nel 2020/2021 durante l’emergenza Covid, per garantire continuità all’attività amministrativa ha introdotto l’istituto del lavoro agile, i lavoratori della Direzione Regionale VVF Marche, per garantire continuità all’attività amministrativa, hanno dato piena disponibilità a lavorare da casa, dimostrando innegabili capacità gestionali ed organizzative, continuando a lavorare in modalità agile fino al 2023, appena prima l’entra in vigore del DMI 10-08-2023.

Ci viene rappresentato dai lavoratori che il Dirigente Generale delle Marche ha deciso di negare le manifestazioni di volontà ad effettuare la prestazione lavorativa in modalità agile con nota formale, nonostante questo sindacato USB MARCHE da mesi si è speso ed ha tentato di sensibilizzare il Direttore VVF Marche sugli innegabili ed innumerevoli benefici e vantaggi che l’istituto del lavoro agile porta all’Amministrazione.

A questa Organizzazione Sindacale appare anomalo che tra le motivazioni riportateci dai lavoratori sul diniego alla prestazione di lavoro in modalità agile, venga riportata in elenco una motivazione quale “l’interesse generale dell’Amministrazione”.

Rammentiamo al Dirigente Generale delle Marche che la nostra Amministrazione con circolare prot. DCRISUM n. 394 del 03-01-2024, ha ritenuto di evidenziare come il lavoro agile sia in grado di innovare i comportamenti e gli stili direzionali, nonché la produttività delle amministrazioni sia a livello individuale che organizzativo e costituisca un modello organizzativo in grado di coniugare esigenze lavorative con o miglioramento della qualità della vita del lavoratore, soprattutto in presenza di particolari situazioni personali degni di nota.

Visto che ci viene riportato dai lavoratori che tra le motivazioni del diniego vi è anche la carenza di personale amministrativo, questa O.S. USB MARCHE sottolinea che è prassi programmare il lavoro agile tramite un Calendario di programmazione del lavoro (in sede più in modalità agile), finalizzato a garantire la presenza di unità di personale rtp negli Uffici sempre presenti in sede senza mai lasciare sguarniti gli Uffici stessi, ed inserire le altre unità del personale rtp non presenti in modalità lavorativa agile da casa, a rotazione ed in base al Calendario preventivo di programmazione del lavoro, in un’ottica innovativa ed efficace di organizzazione del lavoro.

Pertanto questa O.S. ritiene che la carenza di personale rtp non è in nessun modo associabile ad un possibile diniego, poiché il dipendente, che lavori in presenza o che lavori in modalità agile, rende comunque ugualmente ed in orario di servizio ordinario la sua prestazione lavorativa!

Sempre in merito al diniego, secondo il Dirigente Generale delle Marche non sussistono le condizioni definite dell’art. 5 del DMI del 10-08-2023, comma 1, punti a) b) d) ed f), ma ne sussistono due di condizioni, cioè che non ci sono problemi poiché ai lavoratori è possibile utilizzare strumentazioni tecnologiche idonee allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile al di fuori della sede di lavoro e che il lavoratore gode di autonomia operativa e possibilità di organizzarsi in lavoro, requisiti pieni di buoni propositi dalla parte dei lavoratori del Corpo Nazionale, ma che rimangono solo speranzosi senza la concessione del lavoro agile.

Questa O.S. ritiene inoltre che la negazione dell’istituto del lavoro agile precluda la prospettiva dello stesso come uno strumento lavorativo innovativo ed in grado di apportare enormi vantaggi sulla produttività delle Amministrazione, come anche indicato nella sopra indicata nota DCRISUM.

Ricordando che l’istituto del lavoro agile è stato contrattualizzato e regolamentato (DPR 120 e 121 del 2022), che è avvenuta la concertazione sindacale con le OO.SS. in data 18-04-2023 ed adottato successivamente il DMI del 10-08-2023, e ricordando le finalità del lavoro agile elencate alle lettere a), b), c), d), e) ed f) dell’art. 3 (Obiettivi) del DMI del 10-08-2023, in qualità di O.S. sosteniamo che bisognerebbe dare ai lavoratori la possibilità di lavorare in modalità agile anche al di fuori della sede di lavoro, come già avvenuto in periodo Emergenza COVID, prima di negargliela!

Perciò chiediamo urgente riscontro e motivazioni su come e perché le manifestazioni di volontà sono state rigettate, nonché chiediamo una rivalutazione delle condizioni art. 5, comma 1, punti comma a), b), d) ed f), affinché si percorri la strada per la concessione e non la strada del diniego.

Si porgono Saluti di rito.

 

per il COORDINAMENTO USB MARCHE

DIEGO MACELLARI