LAVORATORI VITTIME DELLE PIANTE ORGANICHE

COME FARE LA SCELTA SEDE SENZA UNA GIUSTA VALUTAZIONE DELLE PIANTE ORGANICHE

Nazionale -

Lavoratori,

come dice un vecchio detto: “chi lavora male, fatica doppio” peccato che per colpa di questa abitudine a lavorare malissimo, da parte dell’amministrazione, il prezzo da pagare ricade sempre sulle pelle dei lavoratori.

È di questi giorni la circolare dell'avvio del corso capo squadra, corso atteso oramai da troppi anni da tutti quei  lavoratori con una certa anzianità di servizio,  prima vittime  delle continue modifiche dei titoli ammessi per l’attribuzione dei punteggi (ricordate i tristemente famosi “incarichi particolari” -  attribuiti anche a chi è stato inviato in missione al G8 di Genova -, le “mansioni superiori”, i punteggi  “variabili” attributi ai diplomi e lauree, i corsi tipo “wescam”, ecc.?), poi dall’introduzione della Legge 252 e DL. 217 che ha aperto la strada alla lotteria del 40% e 60%. Nel caso dei titoli che attribuiscono i famosi tre punti dei corsi di formazione va anche detto che la nostra amministrazione (a tutti i livelli) non ha mai garantito l’opportunità di una giusta e puntuale formazione a tutti i lavoratori; vuoi per un deficit formativo di molti comandi, che per la cronica carenza di organico per coprire il personale che doveva essere impegnato nei corsi. Una dimostrazione di ciò che diciamo è la volontà di non far decollare il famoso L.I.F. (libretto individuale di formazione) di cui si parla oramai da troppi anni, ma sconosciuto dalla stragrande maggioranza dei lavoratori.

Tutto ciò ha creato una dilatazione dei tempi per il passaggio di qualifica per migliaia di lavoratori, vittime di un sistema farraginoso creato dall’amministrazione e dai sindacati di regime, che per favori pochi ha penalizzato molti. Punteggi d’attribuzione errati e discordanti sul territorio, formula d’attuazione del passaggio di qualifica che non tiene conto del soccorso tecnico urgente (ricordiamo che dal 7 ottobre ci ritroveremo con 1268 VP in meno in servizio, causa frequenza corso capo squadra), ecc. continuano ad essere la conferma del fallimento della L.252 e del relativo DL.217.

Come USB sono anni che chiediamo la riformulazione delle piante organiche operative ed il consequenziale approfondimento dell’intero impianto del soccorso tecnico urgente, al fine di evitare inconvenienti del genere. I quali ricordiamo hanno come unico parametro effettivo il DPCM del ’97, verità confermata anche dal direttore centrale delle risorse umane attuale in seno alle ultime riunioni dipartimentali.

Diviene chiaro che senza uno studio organico e dettagliato dello stato di salute del CNVVF il risultato non potrà mai essere che i numeri sbagliati a cui assistiamo. Al riguardo ricordiamo a chi ha la memoria corta (amministrazione in primis) che le dotazioni organiche del CNVVF – compresa la riclassificazione dei comandi provinciali - sono stati oggetto di un tavolo tecnico interminabile su cui ognuno tirava l’acqua al proprio mulino a discapito di oggettive realtà territoriali; un tavolo tecnico che noi dell’USB abbiamo abbandonato per non essere complici di un gioco al ribasso a danno dei cittadini e del soccorso tecnico urgente.

Lavoratori per risolvere questi problemi necessita la lotta di classe… la vera rivendicazione dei propri diritti naturali atti a salvaguardare la dignità di essere un lavoratore… basta nascondersi dietro le illusioni!!!

C’è necessità di rilancio del soccorso tecnico urgente attraverso una vera riforma della protezione civile e bisogna che ci venga riconosciuto lo status di categoria altamente usurante sottolineando che essendo operatori del soccorso siamo altamente a rischio!

Per tutto questo che ci spetta e dobbiamo rivendicare, la piazza è l’unico luogo giusto.

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