LA "RIFORMA FORNERO" NON SI APPLICA AI VIGILI DEL FUOCO

SOLO GRAZIE ALLA LOTTA DI CLASSE SI OTTENGONO LE CONQUISTE SOCIALI

Nazionale -

Lavoratori,

il 17 ottobre dello scorso anno i vigili del fuoco occupavano il Viminale armati di pannoloni e cateteri, manifestando contro la riforma pensionistica dell’allora ministro del lavoro e delle politiche sociali in carica che proiettava la categoria verso un baratro pensionistico inaccettabile. Da li a poco una serie di “flash mob” di questa O.S. hanno catalizzato il malcontento dei lavoratori e la protesta contro una riforma illegittima.  Contemporaneamente un’altra grande manifestazione, il “No Monty Day”, proseguiva l’azione di protesta messa in moto da USB contro l’attacco della politica verso i lavoratori della pubblica amministrazione ed i vigili del fuoco manifestavano in difesa del loro diritto al riconoscimento previdenziale, contro una riforma ingiusta.

Ed adesso la “riforma fornero” non si applica alla categoria dei vigili del fuoco; e se leggiamo bene la motivazione addirittura l’averci considerato insieme nel calderone delle forze dello stato (cosa sbagliata) ha fatto si che la nostra battaglia, supportata dalla continua dimostrazione che il nostro tipo di lavoro è impossibilitato a mantenere standard ottimale con l’avanzare dell’età e contemporaneamente il fatto di essere proprio stati “militarizzati alla carlona”  senza una corrispettiva possibilità di accesso a mansioni d’ufficio; ha determinato il dietrofront della politica sul fronte pensionistico. E da buoni vigili del fuoco essendo stati esentati abbiamo salvato gli altri corpi dello stato, non perché noi siamo simili a loro, ma semplicemente perché non potendolo applicare a noi, la riforma, gli altri si sono fatti trascinare dagli eventi.

Questo speriamo faccia comprendere sempre più che noi come vigili del fuoco commettiamo un gravissimo errore se corriamo a somigliare ad altri. In quanto noi siamo unici nel nostro genere, ed invece gli altri, i fra di loro simili … ricordiamo che il nostro paese e il paradosso vivente in scala mondiale dello stato con più forze di polizia diversificate tra loro (tra l’altro per colpa di tali aberrazioni non dimentichiamo che paghiamo continuamente multe alla comunità europea)… sono un doppione l’uno dell’altro sia in termini di competenze che in condizione normativa.

Quindi grazie alla lotta di classe i lavoratori vigili del fuoco hanno vinto sulla riforma pensionistica, ma adesso la battaglia deve continuare nel tentativo di farci riconoscere come categoria altamente usurante, dimostrando che ciò che noi facciamo quotidianamente nessun’altro è preposto a farlo. Tutti i lavorati del CNVVF (ricordiamo che per USB con la parola lavoratori si intende proprio tutti: amministrativi, operativi, tecnici, ecc) vivono una realtà lavorativa unica.

Quindi l’aver vinto la battaglia contro quella riforma pensionistica ci ha allontanati da quel pericolo, ed è merito di chi ha creduto e lottato per raggiungere tale traguardo il risultato attuale. Ma la strada per il vero riconoscimento pensionistico è ancora lunga, visto che i “sindacati gialli” (siano essi confederali o autonomi) non hanno smesso di remare contro, abbracciati alla politica. Adesso pende sopra di noi la paura delle pensioni integrative (che saranno gestite dai sindacati “corrotti”) ed è per questo che non dobbiamo abbassare la guardia.

Lavoratori per risolvere questi problemi necessita la lotta di classe… la vera rivendicazione dei propri diritti naturali atti a salvaguardare la dignità di essere un lavoratore… basta nascondersi dietro le illusioni!!!

C’è necessità di rilancio del soccorso tecnico urgente attraverso una vera riforma della protezione civile e bisogna che ci venga riconosciuto lo status di categoria altamente usurante sottolineando che essendo operatori del soccorso siamo altamente a rischio!

Per tutto questo che ci spetta e dobbiamo rivendicare, la piazza è l’unico luogo giusto.

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