La RdB respinge il diktat del governo Confermato lo sciopero dei vigili del fuoco
Fino a questa mattina né la RdB né i lavoratori hanno ricevuto alcuna comunicazione sul divieto di sciopero per martedì 13 luglio. La RdB, in assenz
Lo sciopero dei lavoratori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco non è di natura corporativa. Al contrario, i lavoratori stanno chiedendo al governo chiarezza e coerenza sulla riforma dell?organizzazione di governo per la parte che riguarda la protezione civile e la collocazione del Corpo nazionale.
I lavoratori chiedono una struttura di protezione civile unica, sotto la responsabilità del Presidente del Consiglio dei Ministri, che abbia come fulcro organizzativo il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e che assicuri un servizio sociale di primaria importanza alla popolazione. Il governo invece, contrariamente agli intenti dichiarati della riforma stessa, ha frantumato in più parti le strutture della protezione civile e isolato il Corpo nazionale dei vigili del fuoco che continuerà ad essere un?appendice inerte soggetta all?utilizzo politico del Ministero dell?Interno. In breve tempo questa scelta costringerà i cittadini a pagarsi la protezione civile (compreso il soccorso dei vigili del fuoco) quando ne avranno bisogno. Più o meno come l?assistenza sanitaria.
La RdB condanna il comportamento antidemocratico del governo che da un lato rifiuta di dialogare con le rappresentanze sindacali dei lavoratori e dall?altro opera per impedire gli scioperi facendo credere ai cittadini che lo fa per il loro bene.
Già questo governo svolge una costante opera di intimidazione verso i lavoratori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per impedirgli di esercitare appieno il diritto di sciopero, adesso pretende addirittura che rinuncino del tutto all?esercizio del diritto di sciopero.
Questo non è possibile. I lavoratori del Corpo nazionale dei vigili del fuoco non si faranno indurre a calarsi le brache come i poliziotti!