LA GRANDE ABBUFFATA…
…di buoni pasto!
Il 19 gennaio si è svolta la riunione in video-conferenza con il Direttore Regionale che aveva all’ Ordine del Giorno il servizio di ristorazione.
All’apertura della discussione siamo stati informati che la ditta vincitrice dell’appalto per la ristorazione è la Bio Ristoro Italia s.r.l. Dunque, salvo imprevisti, dal primo maggio prossimo molti Lavoratori del Lazio si nutriranno di “pezzetti di carta” o meglio ancora daranno piccoli morsi a carte elettroniche. Ad esempio nelle sedi distaccate di Rieti, Frosinone, Latina e in sedi cittadine di Roma come quelle dell’EUR o Ostia i Vigili del Fuoco non usufruiranno più del servizio mensa ed avranno un buono pasto che varrà molto poco in termini economici e di spendibilità con limitazioni imposte dalle catene di distribuzione.
Le circolari ministeriali della Direzione Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali fissavano nel numero di 15 unità il numero minimo per garantire un servizio mensa con il catering completo. Tutte le altre sedi di servizio avrebbero potuto usufruire solamente del “veicolato” o del buono pasto. In tutti i tavoli di trattativa regionali, che hanno preceduto la gara d’appalto, con le Organizzazioni Sindacali è sempre stato ribadito a gran voce la contrarietà al pasto veicolato ed ai buoni pasto, pretendendo che venisse mantenuto il servizio mensa dando un valore aggiunto a quest’ultimo. L’Amministrazione ha indotto i Lavoratori con un referendum truffa a scegliere la meno peggio tra le soluzioni prospettate indirizzandoli verso la scelta del buono pasto. Allo stesso modo i Lavoratori NON POTRANNO ACQUISTARE GLI ALIMENTI IN ORARIO DI SERVIZIO, ma dovranno provvedere in autonomia e NON POTRANNO UTILIZZARE LE CUCINE dei distaccamenti.
In un colpo solo apprendiamo con grande stupore che tutte queste belle regole che erano indicate nella ricognizione tra i Lavoratori sono state stravolte! Infatti in tutte le sedi in cui è stato scelto il pasto veicolato la nuova ditta garantirà il servizio mensa con il catering completo, mentre tutte le altre sedi vedranno preclusa questa possibilità lasciando loro solamente il buono pasto. Non sappiamo quale sia stato il ragionamento articolato che ha portato a questa disparità di diritti tra i Lavoratori. Molte sedi di servizio non hanno spazi idonei per consumare il pasto e l’Amministrazione farà ricadere sui Vigili la responsabilità di consumare pasti idonei alle prerogative previste dalle circolari ministeriali in merito alla mensa obbligatoria, non tenendo conto degli aspetti nutrizionali e igienico-sanitari tanto cari alla nostra Dirigenza.
Respingiamo con forza al mittente questa scelta pretendendo che venga mantenuto il servizio di ristorazione per tutte le sedi di servizio della Regione per una categoria come quella dei Vigili del Fuoco che svolge un’attività lavorativa particolare e fuori dal comune. Contestiamo l’atteggiamento dell’Amministrazione che non ha voluto ascoltare le nostre istanze ed ha permesso che venisse svenduto il diritto alla mensa, mettendo alla porta molte Lavoratrici e Lavoratori che non avranno più un’occupazione.
Le nostre proteste sono state definite “chiacchiere” e “aspetti marginali” sminuendo più volte le nostre posizioni.
Allo stesso tempo non abbiamo ricevuto risposte da parte del Direttore su come verranno gestiti i buoni pasto in caso di rimpiazzo non programmato in sedi che avranno modalità di mensa diversi. Non abbiamo ricevuto risposta ove si venga trattenuti in servizio in caso di micro o macro calamità, asserendo che le 24h non capitano poi all’improvviso e così frequentemente. Non sappiamo come la ditta dovrebbe garantire il confezionamento
dei pasti durante le calamità, onde evitare gli spiacevoli inconvenienti accaduti durante il terremoto di Amatrice.
USB come sempre risponderà con i fatti tutelando i diritti di tutti i Lavoratori.
il Coordinamento Regionale USB VVF per il Lazio
Paolo CERGNAR