ISOLE MINORI DELLA SICILIA

L’AMMINISTRAZIONE VUOLE RISOLVERE IL PROBLEMA SULLE SPALLE DEI LAVORATORI

Nazionale -

Lavoratori,

l’amministrazione ha rappresentato la necessità di integrare l’accordo del luglio 2013 riguardante i criteri di mobilità a domanda del personale relativamente alle sole isole minori, partorendo formule che vedrebbero i lavoratori interessati vittime di una serie di trappole. Prima fra tutte il vincolo minimo di tre anni dalla data di arrivo a destinazione, anni che al fine del periodo di “pena scontata” darebbe un bonus di raddoppio, creando una forte differenza tra lavoratori dello stesso corso (per la serie “io sono stato nelle isole minori!!!”). A tale riguardo abbiamo sottolineato la ferma unicità dei criteri di mobilità, ed il nostro da sempre obbiettivo che tutti i lavoratori vadano a casa (“tutti a casa”) con pari dignità e pari diritti.

Premesso il disagio che attualmente si è costretti a sopportare per raggiungere le isole minori della Sicilia in termini di tempo, lontananza dalla famiglia, ecc.. Bisogna considerare anche le spese che si è costretti a sostenere. In merito, a tale fatto, come USB si è richiesto che il problema venga affrontato radicalmente, ritenendo che un semplice sconto in convenzione con le compagnie aeree non possa risolvere il tutto, infatti in forma provocatoria (ma non solo…!!!) abbiamo proposto di mettere al servizio di questi lavoratori gli utilissimi P180 in dotazione al CNVVF. Visto che le isole minori hanno un problema che in proiezione nei prossimi cinque anni vedrà una carenza sostanziale di 28 unità per la sede di Lampedusa (distaccamento, ricordiamo, misto) e di 20 unità per la sede di Pantelleria (che ricordiamo è stato decretato ma ancora non inserito nelle piante organiche), il problema fondamentale da evitare sta tutto nel non far ricadere il peso sempre e solo sulle spalle dei lavoratori.

La USB ha sottolineato che nel territorio, presi singolarmente ogni realtà vive disagi e criticità che meritano attenzione; quindi bisogna stare attenti a non creare situazioni che ad oggi potrebbero sembrare di comodo e poi in futuro risultare controproducenti.

Comunque si è colto l’occasione di evidenziare la necessità di una riunione complessiva sia sulle piante organiche sia sul dispositivo di soccorso che tenda a risolvere complessivamente il quadro generale in cui versa il CNVVF, senza solo “toglie le castagne dal fuoco” all’amministrazione. L’incontro si è concluso con l’impegno di rivederci il prossimo 10 dicembre sulla definizione delle piante organiche.