INTERVENTI IN LUOGO IMPERVIO
Al Direttore regionale vigili del fuoco Sicilia
Dott.Ing Ennio AQUILINO
Oggetto: Interventi in luogo impervio su territorio di nostra competenza
La scrivente OS, ricevute varie segnalazioni da parte del personale chiede a codesta direzione regionale, vista la variabilità dell’ambiente in cui viviamo nonché le caratteristiche e le condizioni dello stesso, notevolmente mutate nel corso degli anni, hanno determinato in caso di incidente di vario titolo e natura, scenari di riferimento spesso critici.
Negli ultimi anni sono notevolmente aumentate le persone che si dedicano a vari titolo ad attività sportive che spesso si svolgono in ambienti particolarmente impervi, a cui il nostro territorio fa capo.
Si e’ creato ed è diventata consuetudine negli ultimi mesi, un sistema a mio avviso “vizioso” che implica un notevole ritardo nei soccorsi da parte del NUE, 118 e CNSAS Siciliano
In fase di ricezione della richiesta di intervento per “Soccorso o ricerca persona” il NUE classifica lo stesso come “Soccorso Sanitario” , passandolo per competenza al 118 che a sua volta considerato “l’ambiente Impervio” allerta il CNSAS bypassando la sala operativa dei Vigili del Fuoco come ente competente per “Soccorso Tecnico Urgente”.
Codificando codesti interventi come “Soccorso Sanitario in ambiente Impervio” il gioco è fatto, in quanto il CNSAS grazie alle convenzioni stipulate a vario titolo con Polizia di Stato ed Aeronautica Militare e utilizzando l’elicottero di stazza presso l’aeroporto di Boccadifalco e l’elicottero del S.A.R di stazza presso l’aeroporto di Birgi, si appresta spesso ad effettuare codesti interventi , senza effettivamente utilizzare l’elicottero del 118 con medico a bordo, facendo così ricadere l’urgenza del “Soccorso Sanitario” ovvero quello di trasportare sullo scenario incidentale personale medico o infermieristico.
Gli stessi infatti si limitano a recuperare l’infortunato dopo averlo “imbarellato” o come in alcuni casi si è avuto modo di constatare issando a bordo un politraumatizzato, con l’ausilio di un triangolo evacuatore.
Si tende a precisare che il “Soccorso Sanitario”, non ricomprende le operazioni di “Soccorso Tecnico” e deve intendersi riferito “esclusivamente agli atti medici o sanitari in senso stretto prestati in emergenza”.
Qualora per effettuare il “Soccorso Sanitario” fossero necessarie “Operazioni Tecniche” come quelle S.A.R (ricerca e soccorso), trattandosi di attività di “Soccorso Pubblico”, le responsabilità ed il coordinamento di queste risultano essere di competenza del Ministero dell’interno, che le esercita attraverso il “Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”.
Il personale Vigile del Fuoco in tal senso ha il compito inoltre di tutelare tutte quelle figure (medici, infermieri, volontari,ecc.) che a vario titoli si inseriscono nello scenario interventistico ove non sia garantita la “Sicurezza Tecnica”.
Si assiste con ciò, inermi ai vari Comunicati Stampa emessi da varie testate giornalistiche e sui Social dal CNSAS siciliano ove esortano i cittadini a richiedere esplicitamente il loro intervento, dandone immediata comunicazione già nella fase di richiesta di aiuto (si allegano copie).
Tra i tanti si citano i seguenti interventi:
Il 14/03/21 la nostra Sala Operativa non viene informata da parte del NUE di un intervento per “Soccorso a persona” sul monte Pispisia (zona archeologica di Segesta). Tale intervento si riferisce ad una donna caduta in bici.
Quel giorno, era presente il personale specialista e, si poteva raggiungere con la squadra VVF di competenza territoriale la malcapitata in 15 minuti circa, l’ intervento lo effettuò il CNSAS in tempi molto più lunghi (circa 1h e 30 minuti) rispetto a quelli appena citati, in quanto gli stessi fanno stazza in un'altra provincia e i loro tempi di allertamento sono di gran lunga superiori rispetto a quelli dei Vigili del Fuoco. Cosa che si dovrebbe verificare ed attenzionare in tutta la regione.
Analoga situazione, lo stesso giorno per un intervento simile sul Comando di Palermo, il NUE allerta la Sala Operativa dei Vigili del Fuoco di Palermo, che prontamente raggiungono il malcapitato.
Con l’intervento del 20/07/2021 sull’isola di Favignana, che interessava un malcapitato con presunta frattura alla spalla in zona impervia, si evince quanto appena descritto in quanto la squadra era in servizio e la nostra sala operativa non riceveva alcuna richiesta da parte del NUE, bensì una telefonata da parte del 118 ove comunicava che stava intervenendo un elicottero del SAR con personale del CNSAS a bordo, chiedendo solo se sul posto avessimo del personale da inviare per collaborare al recupero del malcapitato.
Considerato che il 118 ha comunicato che già avevano provveduto ad allertare SAR e CNSAS, la sala operativa VVf inviava sul posto il Personale VVF del Presidio stagionale di Favignana.
Ad intervento concluso i tempi di recupero del malcapitato sono stati di circa 1 ora e 40 minuti, in quanto l’elicottero S.A.R. di stazza a Birgi(aeroporto) dopo le dovute autorizzazioni di competenza si è recato a Castellammare del Golfo a prelevare il personale del CNSAS proveniente dalla Stazione Madonie Palermo per poi fare rotta su Favignana.
Certamente se fosse intervenuto il personale SAF dal Comando VVF di Trapani i tempi sarebbero stati molto piu’ celeri ( circa 30 minuti), per lo più se si considera il fatto che Codesta amministrazione ha stipulato una convenzione con il S.A.R dell’aeronautica Militare, e il personale può raggiungere la sede ove imbarcarsi in meno di 10 primi.
Anche in data 4 luglio 2020, il CNAS pubblica sui social e sulle testate giornalistiche il successo ottenuto a seguito di una “Ricerca a Persona” dispersa sul monte Cofano (intervento in cui i VVF non erano presenti ) .
A rafforzare quanto appena detto vi è il recente intervento sull’isola di Levanzo, ove un turista esce fuori strada a bordo di uno scooter, la Capitaneria di Porto non allerta i Vigili del Fuoco e il CNSAS raggiunge l’infortunato con l’elicottero della Polizia, il tutto sempre annullando i preposti al “Soccorso Tecnico Urgente”
Con la presente si chiede di voler intervenire nel merito al fine di ottimizzare i tempi di risposta del dispositivo di soccorso, in quanto tutto il personale VVF e nello specifico il personale SAF di Codesta Amministrazione non solo opera in ambienti impervi, fluviali e alluvionali, gole, grotte, ma anche su sentieri montani e non, per lo più codesto personale opera con tecniche di Primo Soccorso Sanitario.
In attesa di riscontro, porgiamo distinti saluti.
Il coordinatore regionale Usb vigili del fuoco Sicilia
Carmelo BARBAGALLO