Lavoratori,

inutile dilungarsi nello spiegare il perchè ieri non eravamo presenti all'incontro tra il governatore Toti ,il presidente del senato Casellati e la coda della nostra amministrazione prona agli ordini impartiti.

La nostra correttezza sull'applicazione della parola “lotta” è certificata ogni giorno dalle piazze e dai vari stati di agitazione. La nostra amministrazione gioca un ruolo poco trasparente e insieme ai suoi “giullari” continua a anteporre interessi personali a discapito dei Lavoratori.

La nostra Organizzazione si presenta solo in piazza con gli scioperi o se invitata negli incontri istituzionali....mai in veste di scendiletto.

Non ci dilungheremo in un comunicato ma per rendere più facile e comprensivo riassumiamo cosa sono gli adulatori “giullari” con un capolavoro di Dante Alighieri nell'ottavo cerchio dell'inferno.

Gli adulatori della II bolgia: Alessio Interminelli (100-126)
I due poeti sono ormai giunti al punto in cui il ponte roccioso si congiunge all'argine della II Bolgia, dove sentono dannati ( adulatori) che si lamentano e soffiano rumorosamente con le narici, colpendosi con le loro stesse mani. Le pareti della Bolgia sono incrostate di muffa per i miasmi che provengono dal fondo e che irritano occhi e naso. La Bolgia è talmente profonda e oscura che per vedere bene i due sono costretti a salire sul punto più alto del ponte: da qui vedono gente immersa nello sterco, simile a quello che fuoriesce dalle latrine umane. Dante osserva i dannati e ne scorge uno, talmente coperto di escrementi che non è chiaro se sia chierico o laico (non si vede se abbia o meno la tonsura). Il dannato rimprovera Dante di guardare solo lui, ma il poeta gli grida di averlo già visto coi capelli asciutti e lo indica come il lucchese Alessio Interminelli. Il dannato si colpisce il capo e afferma di scontare le adulazioni di cui la sua lingua non fu mai abbastanza sazia.

Lavoratore apri gli occhi e abbandona il sindacato degli adulatori e scegli chi lotta!

USB VVF GENOVA