Incontro tavolo tecnico formazione: LPG, NIA, albo formatori modifiche

Nazionale -

 

Oggi si è svolto l’incontro con il Direttore della DCF e i rappresentanti delle OO.SS. delegate al tavolo della formazione, all’ordine del giorno:

- Formatori LPG: vista l’urgenza di nuovi formatori, si chiede di derogare su vari aspetti previsti dalla bozza e dalla circolare di settore, in particolare si chiede di derogare al possesso del ruolo formatore NBCR, la USB è d’accordo, in quanto i formatori LPG si avvalgono già di tutor e spesso hanno competenze tecniche già elevate, a prescindere dall'essere o meno formatori NBCR. Si chiede di derogare anche al limite degli 80 punti minimi nello skill test dei corsi di settore, in quanto si è visto che è difficoltoso ottenerlo.
Viene concesso di possedere già il titolo di formatore di altra specializzazione. Si prevede di fare diventare formatori persone che hanno già fatto metodologie didattiche e hanno al loro attivo esperienza da tutor, previo un esame di verifica. Come USB abbiamo chiesto quando dovrebbe durare la deroga, la risposta è fino alla revisione della circolare, risposta vaga.

- Albo Formatori: la discussione innanzitutto sull’ art.8 ovvero il mantenimento della qualifica di formatore, che prevede un periodo minimo di disponibilità da dare per i corsi nazionali. Per USB la questione dirimente è sempre la stessa, l’amministrazione deve incentivare la presenza dei formatori ai corsi, non è la “minaccia della decadenza dalla funzione” che darà garanzia di partecipazione, ma ci vorranno gli incentivi economici, che oggi non sono commisurati al sacrificio che implica fare formazione, affrontare trasferte lontano da casa, rinunciando alle competenze accessorie che garantiscono i turni ordinari, oltre a servizi di istituto che in alcune realtà rappresentano occasione di incremento stipendiale non trascurabile. Riteniamo come USB la questione dirimente, l’amministrazione su questo più volte ha riconosciuto il problema dandoci ragione salvo non intervenire in sede contrattuale con reali risposte. In virtù di quanto esposto riteniamo quindi che l’amministrazione non debba essere troppo pressante su chi non può dare la propria disponibilità alla partecipazione, accettando come giustificativo anche “i motivi personali”. Rileviamo la volontà più volte espressa al tavolo di avere comunque un atteggiamento molto inclusivo da parte dell'amministrazione. Siamo come USB convinti che si debba regolamentare il sistema di mantenimento della professionalità dei formatori al fine di mantenere elevata la qualità della formazione, tutelando la necessità di aggiornamento e formazione, considerando le esigenze dei comandi in cui prestano servizio, quindi ampliando le piante organiche. Ci si è soffermati anche sull’art.11 reintegro di personale, per USB è importante recuperare, nei limiti dell'inidoneità accertata, il personale non più operativo, ex art 134, riteniamo assurdo che un’amministrazione perda l’esperienza di lavoratori che alle spalle hanno venti o trenta anni di servizio, centinaia di ore di interventi alle spalle, ma visto che non hanno più le caratteristiche fisiche per svolgere il soccorso tecnico urgente, non possono neppure fare formazione, ripetiamo questo è assurdo e controproducente per l’amministrazione stessa non solo, anche lesiva della dignità del lavoratore. Un amministrazione seria deve al contrario valorizzare queste figure, recuperandole a supporto dell'operatività, facendo dell’inidoneità una risorsa e non un limite. Non è stata chiarita la differenza tra docente e formatore, quale ruolo avrà la figura del docente? Forse si vogliono fare istruttori che non completano il percorso formativo? Chiediamo come USB che i docenti siano indicati con caratteristiche più definite, tenendoli fuori dai percorsi formativi per cui sono previsti i formatori di settore. Al momento risulta che solo i direttivi possano accedere a corsi di metodologie didattiche oltre al personale operativo che sceglie la strada del formatore.

- NIA: I percorsi formativi NIA e NBCR vengono considerati totalmente diversi nonostante gli strumenti in alcuni casi siano gli stessi, forse dovremmo considerare questi due settori molto più attinenti, creare un percorso comune? Come USB crediamo che ci sia un’attinenza forte e vorremmo che si pensasse ad un percorso integrato. Non riteniamo utile creare un divisione netta tra i due settori. Altri dubbi riguardano l’accesso prioritario riservato al personale operativo laureato, con il rischio di un impoverimento dei nuclei operativi per il passaggio a ruoli direttivi .
La discussione proseguirà al prossimo incontro.

 

Gruppo di lavoro USB VVF