INCONTRO IN DIREZIONE REGIONALE EMILIA ROMAGNA SULLA SITUAZIONE PANDEMICA E COMUNICAZIONE ESTERNA

Bologna -

 

Oggi si è tenuto un incontro in piattaforma web tra il Direttore e le OO.SS., all’ordine del giorno situazione pandemica e comunicazioni con l’esterno.

Per quanto attiene l’organizzazione della comunicazione esterna, è stato predisposto un piano per istituire un ufficio regionale per gestire emergenze rilevanti, che servirà anche da raccordo con gli uffici provinciali, dove già esistenti. Per ampliare e migliorare la comunicazione esterna si creerà un BOT telegram dedicato e si promuoveranno corsi da 36 ore per CDV e . Come USB riteniamo importante che si dia il giusto rilievo all’opera dei lavoratori anche nei media, avere una comunicazione efficace permette di avere un maggiore riconoscimento da parte dell’utente e speriamo in futuro anche da parte della politica.

Altro tema sono stati i flussi documentali, il Direttore ci ha presentato uno schema di miglioramento ed integrazione attraverso un progetto di organizzazione dei flussi, particolare attenzione è stata posta nei riguardi della componente AIB all’interno dell’organizzazione di soccorso. USB su questo si trova in accordo, nonostante la brutta riforma Madia, dobbiamo prendere atto dell’esistenza di una componente nuova al nostro interno, che deve essere integrata al meglio, nel rispetto delle proprie funzioni e del proprio ruolo.

Il tema che maggiormente ci ha tenuti occupati, è naturalmente quello della situazione COVID: ci è stata riferita in sintesi l’entità dei contagi in regione, al momento la situazione è giudicata sotto controllo, per quanto riguarda i vigili del fuoco, il Direttore ci ha comunicato dell’invio da Roma dei TEST rapidi in misura di 300 per tutta la regione, che saranno gestiti dai dottori competenti, con l’ausilio della Pubblica Assistenza. Abbiamo come USB sollevato dubbi sull’attendibilità di questi test, come O.S. riteniamo fondamentale trovare strade più veloci per garantire tamponi in caso di bisogno presso i centri ASL, invece di ricorrere a test rapidi, che a seconda del tipo, possono avere fino ad un 50 per cento di falsi negativi. Crediamo poco utile anche lo screening seriologico, che se non vi è certezza di una lunga immunizzazione al virus, non è garanzia di immunità futura. Una O.S. ha sollevato la questione di rendere obbligatorio la partecipazione allo screening seriologico, il Direttore ha ricordato che tale obbligatorietà non c’è. Ad ogni modo come USB ci preme ricordare a tutti i lavoratori che essere in emergenza sanitaria, non vuol dire negare i diritti dell’individuo, gli obblighi in campo sanitario sono una grave lesione dei diritti e non sono tollerabili, si è poi fatto un vago riferimento al vaccino antinfluenzale e ai bassi numeri di adesione alla campagna vaccinale, cosa ci dobbiamo aspettare nel futuro? Vaccini obbligatori? Facciamo in modo che la paura non blocchi l’intelletto e non apra la strada a trattamenti sanitari obbligatori, pericolosi e lesivi della nostra integrità, fisica e morale. Siamo consapevoli del momento difficile, dobbiamo tutti dare un segnale propositivo, noi come USB da sempre promulghiamo la cultura della sicurezza, dal consapevole uso dei DPI, al fondamentale ruolo della formazione e dell’addestramento, all’importanza di avere gli adeguati mezzi e le adeguate attrezzature, anche in questo caso non ci stancheremo di richiamare tutti ad un maggior senso di rispetto delle procedure di prevenzione, rispettando il più possibile le regole impartite ai fini della tutela della salute di tutti.

Fondamentale anche mantenere il dispositivo di soccorso al minimo e ridurre il più possibile le sostituzioni tra sede e sede, ricorrendo dove necessario al richiamo su base volontaria in straordinario di personale della sede dove si verifica la carenza. Su questo il direttore ci ha detto che al momento non sono previsti aumenti delle ore di richiamo già stanziate e distribuite per comando, cosa invece fondamentale a nostro avviso. Inoltre, in merito alla possibilità di predisporre all’interno delle sedi di servizio VVF dei punti DRIVE THROUGH, per effettuare tamponi rapidi alla cittadinanza, come USB abbiamo dato parere contrario, la situazione delle nostre sedi di servizio è tale che già la nostra presenza è un “rischio” figuriamoci ospitare personale esterno abilitato ai test e cittadini in transito. Difficile evitare promiscuità e controllo come sarebbe opportuno fare. Un brivido ci ha colto alla notizia del DRIVE THROUGH! Ci siamo ricordati l’estate del 2003, la torrida estate del 2003, quando qualche “fantasista” al dipartimento si inventò di ospitare nelle sedi di servizio gli anziani per dar loro ristoro dal caldo! Inutile ogni commento. La direzione ha confermato in fine di avere in giacenza un numero sufficiente di mascherine e DPI per garantire la protezione adeguata per tutti, prendiamo atto e vigileremo sulla reale presenza, anche perché ad oggi in molti casi una chirurgica viene indossata dal lavoratore per molte più ore di quanto si dovrebbe fare, andrebbero cambiate ogni 4, massimo 5 ore, spesso se ne tiene una tutto il turno, anche su questo sarebbe interessante approfondirne le ricadute sulla salute. Nelle varie ed eventuali abbiamo segnalato il problema di Parma che è sprovvisto di un mezzo idoneo per il soccorso SAF in ambiente impervio, abbiamo condiviso con le altre OO.SS. l’importanza di vederci a breve per discutere del nuovo contratto della mensa e abbiamo condiviso con le altre OO.SS. l’importanza di rinnovare, visto che scade a fine anno, la convenzione con la Regione riguardante imenotteri e presidi sanitari.

 

USBVVF Regionale