Incidente sul lavoro a Prato: un collega ustionato alla testa
Da sommarie informazioni giunte dai colleghi sull'intervento, un vigile permanente, durante un intervento per incendio tetto in località Vaiano (Prato), entrato in una soffitta dove era presente forte calore, rimaneva ustionato alla testa dal materiale di cui è costituita la visiera che fondeva e si attaccava al sotto casco ignifugo fortunatamente correttamente indossato.
I colleghi riferiscono che peraltro lo sfortunato vigile non presenta ustioni ulteriori nel resto del corpo a dimostrazione di come il DPI abbia perso le proprie caratteristiche fondendo ad una temperatura ancora tollerabile per gli operatori adeguatamente protetti.
Le condizioni dell'infortunato non paiono gravi, l'unico danno riportato è da mettere in relazione al malfunzionamento del dispositivo di protezione individuale.
Non è questo il primo caso di fusione della visiera, in altre occasioni abbiamo visto la formazione di bolle anche sulla superficie della calotta: per certo il dispositivo non risponde alle esigenze di uso cui è destinato.
Non è concepibile che l'operatore debba preoccuparsi del se e fino a che punto un dispositivo di protezione lo tuteli: una protezione, per definizione, deve resistere ben oltre i limiti di tolleranza del corpo umano per offrire sempre e comunque tutela anche in condizioni estreme, che sono poi quelle in cui ci troviamo normalmente ad operare.