IN TOSCANA VIGILI DEL FUOCO ALLO STREMO DELLE FORZE. C'E' QUALCUNO AL DIPARTIMENTO?
Al Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico
e della Difesa Civile
Dott.ssa Laura LEGA
ufficio.gabinetto@cert.vigilfuoco.it
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing. Guido PARISI
Uff.dirigentegeneralecapo@cert.vigilfuoco.it
All’ Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Bruno STRATI
Uff.relazionisindacali@cert.vigilfuoco.it
Alla Direzione Centrale per l'Emergenza, il Soccorso Tecnico e l'Antincendio Boschivo
Ing. Marco GHIMENTI
e p.c. Al Direttore Vigili del Fuoco Toscana
Ing. Silvano BARBERI
Oggetto: incendi boschivi Toscana. Richiesta intervento strutture centrali.
Gentili in indirizzo,
la scrivente Organizzazione Sindacale da anni denuncia le carenze strutturali di uomini e mezzi sul territorio.
La riforme del CNVVF dal Dlgs.217/05 in poi, passando dal Riordino del CNVVF del 2014 al recente Dlgs 127/2018 non hanno fatto altro che fotografare lo stato esistente delle cose, introducendo elementi che anziché snellire un Corpo che da decenni si occupa di soccorso tecnico urgente lo ingessa in apparati e modalità operative inadeguate a fornire risposte alla collettività.
Il Riordino poi ha sforbiciato gli organici e di conseguenza la capacità di risposta in termini di uomini alle criticità legate agli eventi che puntualmente colpiscono il nostro fragile paese. Anni fa pubblicammo un testo profetico che si intitolava proprio “Il paese delle catastrofi annunciate”. A questi elementi aggiungiamo la carenza strutturale di automezzi ( sugli incendi vediamo Aps100 di oltre 20 anni), attrezzature e DPI ed il gioco è fatto, alla prima emergenza, oramai nemmeno più dichiarate dalla struttura preposta, il disastro è certo.
Durante la sua creazione questa os espresse forti perplessità sulla efficacia perfino proclamando lo stato di agitazione al momento della pubblicazione della circolare EM 01-2020, che riteniamo, oggi a maggior ragione, assolutamente burocratica non adatta a chi dovrà operare in situazioni emergenziali.
Ad oggi in Toscana i lavoratori coinvolti con turni massacranti non hanno ricevuto nessuna informazione in merito al trattamento economico delle ore eccedenti, causa un vuoto normativo e contrattuale. Ancora di più ci preoccupa la mancanza di periodi di riposi al rientro delle missioni per emergenze come quelle di incendi boschivi dove si opera in zone impervie con temperature alte che determinano condizioni di lavoro al limite della sopportazione e dello stress psico-fisico. L’unico riferimento è l’art.36 CCNI del 2000 ma viene sistematicamente disapplicato o interpretato nei vari comandi in regione.
Nell’incendio in atto da giorni nella zona di Massarosa (LU) le squadre VF che si avvicendano non hanno spazi e luoghi riparati dove poter cambiarsi DPI o riposare dopo oltre le 6 ore consecutive di lavoro di spegnimento, senza possibile recupero psico-fisico.
Dati aggiornati alle 20:53 del 21/7, fonte ANSA:
- 868 ettari bosco e vegetazione macchia mediterranea distrutti
- oltre 1000 persone evacuate
- 105 vigili del fuoco al lavoro
- 20 km di autostrada chiusa.
Le emergenze non dichiarate troveranno poi applicazione dalla Circolare EM 01-2020, le fasi di lavoro verranno poi certificati dal dirigente provinciale del territorio dell’evento. Infatti a pagina 3 della scheda numero 9 della circolare stessa si specifica che il personale impegnato in queste fasi non decretate sarà considerato in servizio h 24 se impegnato in operazioni di soccorso di tipo SAR, e successivamente il personale sarà chiamato a svolgere un orario di servizio che si articolerà su orari che vanno dalle 12 ore sino alle 18 ore, tutto ciò avverrà dopo che il comandante avrà attestato l’orario di effettivo servizio svolto e ne avrà data comunicazione ai comandi di provenienza, al fine di determinare dell’eventuale orario straordinario da mettere in liquidazione.
In questo scenario sia il comando interessato che la Direzione Regionale non hanno informato i lavoratori tramite le oo.ss. su orari di lavoro e pianificazione, cosi che ogni comando agisce per proprio conto, chi con raddoppi di turno, chi con trattenimento art.79 DPR 64/2012 per 6 ore (fino alle 14 o alle 2) chi con cancellazione di salti programmati e ferie.
Vi chiediamo pertanto di intervenire per ristabilire regole base e certe per quei lavoratori che mettono a rischio la propria incolumità, rinunciano al proprio riposo e rientrano in servizio per volontà e professionalità di Vigile del Fuoco.
Restiamo in attesa di urgente riscontro.
Cordiali Saluti.
per il Coordinamento USB VVF Toscana
Claudio Mariotti