Il riordino delle provincie parte da Catanzaro
Il capoluogo di regione scompare dalla cartina geografica!
L’unico mezzo per smuovere l’amministrazione VF di Catanzaro rimane la stampa, e dobbiamo dire che funziona : ogni qualvolta questa OS esce sulla stampa, pronta compare la replica; altri tentativi di ottenere risposte non ve ne sono, il dialogo non esiste ed i tentativi di indurre a logici ed “umani” ragionamenti hanno portato a risultati deplorevoli.
Con un operazione in atto presso il comando provinciale di Catanzaro il capoluogo di regione subisce ancora una ingiuria, uno smacco!
Con un’assurda decisione - e ci auguriamo- personale della dirigenza, alcuni vigili del fuoco Catanzaresi dovranno partecipare ad un corso provinciale di formazione per patenti VF che viene trasferito a Vibo V; i lettori hanno capito bene : un corso provinciale (di Catanzaro) che si svolge a Vibo!
Sinora i corsi si svolgevano a Catanzaro od a Lamezia Terme, presso il Polo Didattico che rappresenta un centro di eccellenza regionale e Nazionale per la formazione nell’ambito del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco; il polo didattico di Lamezia terme ha formato negli anni migliaia di vigili del fuoco in ingresso ed è stato sede di corsi di alta specializzazione in ambito nazionale.
Ora ci sembra davvero paradossale che i vigili di Catanzaro, comando del capoluogo di regione da cui anni fa furono staccati Crotone e Vibo, debbano recarsi sino a Vibo quotidianamente per 15 giorni; ed ancora più paradossale che a Vibo il docente debba andarci da Catanzaro!
Con questa determinazione, il dirigente di Catanzaro lancia l’ultimo sberleffo a questa città ed al comando VF, un comando che negli ultimi due anni è stato affossato a cominciare dalle sedi ormai fatiscenti ed insicure, alle strutture ricreative -bar, palestre, campetto polivalente- al personale –du cui ha calpestato dignità come persone e lavoratori, rispetto anzianità e qualifiche, ruoli e competenze-, ai mezzi -ridotti a brandelli e a volte messi in circolazione senza alcun rispetto delle più elementari norme-, e persino alle bandiere -compreso il Tricolore-.
Magari risponderà con un comunicato stampa come solito fare, tentando di giustificare tale spregiudicata iniziativa come necessaria per contenere le spese; oppure cercherà di mettere contro tra di loro i lavoratori strumentalizzando in maniera assurda ed inimmaginabile qualche ideucola da strapazzo e di infimo livello; chiamerà qualcuno della USB minacciando di querele o cercherà di carpire il segreto di chi ha scritto il documento.
Ma i fatti restano, Catanzaro ogni giorno viene oltraggiata sistematicamente; USB continua la sua opera di denuncia quotidiana e puntuale a tutti i livelli.
…………….per il momento è tutto da Catanzaro (provincia di Vibo Valentia)