Il Polo Didattico di Bologna si trasforma in Direzione Regionale
Alla C.A. Ing. Domenico Riccio, Direttore Regionale Emilia Romagna
E.p.c.
A tutte le OO.SS.
Oggetto: richiesta incontro
Chiediamo un incontro a breve per avere delucidazioni in merito ai lavori in corso al polo didattico di Bologna; in particolare ci preme conoscere l’importo della spesa sostenuta dall’Amministrazione e le ripercussioni che questi lavori avranno sul futuro del polo stesso. Altresì vogliamo conoscere nel dettaglio l’intero progetto, cioè come verranno organizzati i nuovi e i vecchi spazi della direzione. Protestiamo per il sovraffollamento delle camerette del polo didattico attualmente occupate dai corsisti del 67° corso permanenti, in quanto si è deciso di inserire sei discenti per camera, in stanze da quattro, con l’aggravante di un solo bagno. Ci preme ricordarle, Direttore, che nell’incontro di settembre quando si parlò della possibilità di trasferire qualche ufficio della direzione presso il polo didattico, Lei ci garantì che i lavori sarebbero stati di poca entità e soprattutto non si sarebbe stravolta la destinazione principe del polo che è, lo ricordiamo, la formazione. Ora invece siamo di fronte allo smembramento dell’intero secondo piano del polo didattico e ci chiediamo: a quale scopo? Quanto spazio viene in tal modo sottratto alla formazione? Quanti soldi si sono spesi per questo? Soldi che vanno ad aggiungersi ai milioni di euro spesi per la costruzione della struttura solo un anno fa che peraltro si è deciso di ridipingere completamente benché appunto ancora nuova. Di fronte a tali decisioni non nascondiamo la nostra perplessità. Non è forse vero che l’amministrazione ci ripete quotidianamente che non ci sono i soldi? Non ci sono i soldi per la formazione. Non ci sono i soldi per lo straordinario di soccorso. Non ci sono i soldi per le missioni. Non ci sono i soldi per i bagni intasati delle sedi di servizio. Non ci sono i soldi per aggiustare le saracinesche delle rimesse. Non ci sono i soldi per cose fondamentali ed urgenti legate al soccorso. Però per fare uffici nuovi evidentemente i soldi ci sono. Noi della RdB siamo convinti che per aumentare le risorse del Corpo Nazionale non basti pretendere nuove risorse, ma sia anche necessario che tutti noi ci impegniamo nella riduzione degli sprechi. Allo stato attuale, l’opera da Lei messa in cantiere ci appare uno spreco. Come lavoratori, e prima ancora come cittadini, chiediamo delle spiegazioni chiare e convincenti. Il momento di congiuntura economica ce lo impone. Si ricorda Direttore? Nel nostro incontro di settembre, al quale prima ci riferivamo, Lei ci fece sognare illustrandoci il progetto di un polo didattico con strutture di addestramento all’avanguardia. La realtà invece ci consegna un polo dimezzato, con meno risorse, che forse potevano essere impiegate proprio per quel bellissimo progetto da Lei immaginato e da noi condiviso.